Ad una settimana dalle primarie del centrosinistra, scende in campo Angelo Riccardi per l'affondo finale. Lo fa davanti ad un auditorium affollatissi
Ad una settimana dalle primarie del centrosinistra, scende in campo Angelo Riccardi per l’affondo finale. Lo fa davanti ad un auditorium affollatissimo con al suo fianco i suoi due maggiori sostenitori di sempre: Paolo Campo e Michele Bordo. “Stiamo con Angelo Riccardi perchè con lui non vince solo il centrosinistra ma tutta la città”. Poi il lungo intervento del sindaco che prima attacca gli “avversari” e poi elenca tutti i suoi progetti. “Gaetano Prencipe ha fatto il sindaco, ma lo ha fatto male. Oggi è necessario ristabilire la verità: quello che è stato fatto durante il suo mandato (1995-2000) è stato fatto grazie al sottoscritto che era assessore alla cultura e al turismo. Siamo alle comiche, si prende i meriti che non ha.Pensano solo a battere il tiranno, ad offenderlo e ad accomunarlo all’orco cattivo. Invece non è affatto vero, io ascolto tutti e agisco con il consenso di tutti. Non sono il Re. Gli assessori che sostengono il mio avversario per pensare a queste inutili primarie hanno abbandonato il palazzo, non si occupano più di nulla, costringendomi a fare gli straordinari. Ma lo faccio con piacere perchè alla gente non interessano le primarie ma la risoluzione dei problemi”. Riccardi rincara la dose quando dice che non è solo il candidato del PD, ma dell’intero centrosinistra. “Tutto il centrosinistra sta con me, e forse anche il centrodestra che evidentemente sostiene il progetto che fa bene alla città. In questi cinque anni la vera opposizione l’ho subita dal mio stesso partito e non certo da NCD e Forza Italia”. Poi indice puntato contro il consigliere regionale Franco Ognissanti. “Dieci anni in Regione senza fare nulla. Ad iniziare dall’ospedale che in collaborazione con il direttore dell’ASL Attilio Manfrini è stato svenduto. A proposito di Manfrini: tra poco andrà via e noi faremo una grande festa in piazza. Il 21 dicembre con la mia vittoria si costruisce il futuro per Manfredonia e si aprono nuovi scenari anche a livello regionale. Dopo dieci anni di nullità, Ognissanti deve andare a casa e noi sosterremo la candidatura di Paolo Campo che con il sottoscritto e Michele Bordo hanno dato impulso all’economia non solo della città di Manfredonia ma di tutta la Capitanata”. Infine il lungo elenco di cose fatte in questi cinque anni: dalla valorizzazione territoriale alla razionalizzazione delle aree mercatali, dai progetti per il centro e le periferie, l’ambiente, il mare e l’ecosistema, alla difesa dei posti di lavoro. E come recita il suo slogan, “Il bello viene ora”.
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