Un incendio, presumibilmente doloso, ha danneggiato nottetempo l’auto del presidente dell’associazione artigiani “Maria SS. di Siponto”. Avviate le in
Un incendio, presumibilmente doloso, ha danneggiato nottetempo l’auto del presidente dell’associazione artigiani “Maria SS. di Siponto”. Avviate le indagini per appurare le ragioni di quanto occorso
In attesa che gli inquirenti facciano luce sull’accaduto, l’Amministrazione Comunale esprime la propria vicinanza e incondizionata solidarietà ad Antonio Falcone”. Esordisce così Angelo Riccardi, sindaco di Manfredonia, commentando l’incendio, di natura presumibilmente dolosa, che ha interessato l’auto del presidente dell’associazione artigiani “Maria SS. di Siponto”.
“Fiducioso nell’operato delle forze dell’ordine, rivolgo l’augurio che gli inquirenti possano presto individuare i responsabili del vile gesto, perpetrato qualche sera fa ai danni di Antonio Falcone, affinché episodi del genere non accadano più nella nostra città”, aggiunge l’assessore alle Risorse del territorio e Sviluppo economico della Città di Manfredonia, Antonio Angelillis.
“L’impegno per la legalità, che riconosco ed apprezzo, del presidente dell’associazione artigiani – prosegue Riccardi – è noto ai più e, qualunque possa essere la matrice e il movente di quanto successo alla sua auto, continueremo a tenere alta la nostra attenzione e non abbasseremo affatto la guardia sulle battaglie per la legalità che, anzi, si rafforzano di ulteriori motivazioni e significati”.
“Prematuro avventurarsi in considerazioni che devono essere necessariamente supportate dai fatti, ma nessuno pensi che con le intimidazioni si possa ostacolare il percorso di legalità, giustizia e democrazia che l’Amministrazione, accanto ad interpreti quali il presidente degli artigiani Falcone, sta portando avanti in questo territorio. Auspico – conclude il sindaco di Manfredonia – che la magistratura e le forze dell’ordine facciano chiarezza su quanto accaduto, individuando e perseguendo i responsabili ed assicurando, al contempo, il proseguimento sia del percorso di legalità che abbiamo avviato nel nostro territorio e sia dell’incisiva attività di cambiamento delle cattive abitudini sedimentatesi troppo a lungo”.
Matteo Fidanza
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