Questa frase attribuita ad Andreotti, fotografa molto bene la situazione di fine mandato della giunta Riccardi. Preciso che le mie sono solo supposizi
Questa frase attribuita ad Andreotti, fotografa molto bene la situazione di fine mandato della giunta Riccardi. Preciso che le mie sono solo supposizioni basate su atti, indizi, sensazioni, ma spesso le sensazioni si trasformano in certezze. Dopo la scorpacciata di provvedimenti adottati dal Consiglio Comunale, regalie elettorali, determinazioni di tariffe, immediatamente si sono concretizzati gli effetti, in modo fulmineo sono arrivate le cartelle esattoriali della tari (imposta sui rifiuti), che rispetto alle cartelle dell’inizio mandato di Riccardi sono quasi raddoppiate. Ovviamente gravate del contributo alla provincia, che contrariamente a quanto sbandierato, non sono state abolite anzi sono vive e vegete, e Manfredonia ha anche un suo rappresentate fresco di nomina in seno al Consiglio.
Dulcis in fundo aumentato anche dagli agi esattoriali che percentualizzato aumenta con l’aumentare della tariffa. Difatti questa tassa che oltre alla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti serve anche a mantenere l’ente Provincia giudicato da tutti inutile e costoso. Ed anche due partecipate del comune di Manfredonia, una al 100% l’altra al 58%, dove spente le luci di esse sappiamo poco o niente. Dagli atti approvati quasi all’unanimità dal Consiglio Comunale di Manfredonia è certo che il comune incamererà circa 9 milioni di euro per la tassa sui rifiuti, quasi 1 milione in più rispetto agli anni precedenti. Con la motivazione che avremo un inflazione annua del 1.5% per tre anni il 4.5% totali. Che raccoglieremo e smaltiremo più rifiuti che la crescente popolazione con il crescente reddito produrrà. La verità è che l’inflazione non esiste, anzi abbiamo il contrario, la popolazione diminuisce, il reddito disponibile diminuisce, di conseguenza produrremo meno rifiuti quindi la tassa doveva essere ridotta non aumentata.
Ma allora questo milione di euro in più, a cosa servirà? Questa è la domanda che mi sono posto, e qui entra in ballo il famoso detto di Andreotti. Vuoi vedere che questa cifra, che dovrà per forza di cose andare all’a.s.e. s.p.a., servirà per nuove assunzioni che stranamente coincidono con le elezioni? E siccome si farà la differenziata (ultima città della provincia a farlo) queste avverranno per chiamata nominativa perché l’a.s.e. s.p.a. è pubblica quando pagano i cittadini, e privata quando compie i suoi atti. Peraltro consentiti dalla stessa natura di una s.p.a., ma moralmente e politicamente non accettabili da una s.p.a con intero capitale pubblico, che espleta un servizio senza concorrenza in barba alla competizione del mercato. Se questa mia sensazione fosse vera, non so se la città sopporterebbe questo atto, non so se i giovani disoccupati esasperati accetterebbero questa scelta. Alimentando malumori che avrebbero risvolti non prevedibili. Sono certo che l’a.s.e. mi smentirà farà regolare concorso pubblico come quello dei vigili, dove ci sarà la massima trasparenza. E cosi il detto Andreottiano andrà in soffitta, anche perché su l’a.s.e. vigila il Sindaco nell’assemblea dei soci. Ovviamente tutto questo mentre il PD di Manfredonia si trastulla sulle primarie si/no Riccardi/Zingariello/Prencipe distogliendo l’attenzione della città, non dando il suo giudizio sull’amministrazione Riccardi, non spiegando il suo progetto per la città futura, perché tutta la città ruoti intorno alle loro cose. Oppure cose nostre, viste dal lato del PD la città è in ginocchio. Caro PD ve ne siete accorti? Visto che da vent’anni la governate?
Giovanni Caratù
Presidente M&C
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