Tornerà a fare il magistrato l’ex sindaco di Bari e segretario del Pd Puglia, Michele Emiliano, qualora non dovesse spuntarla nella competizione per
Tornerà a fare il magistrato l’ex sindaco di Bari e segretario del Pd Puglia, Michele Emiliano, qualora non dovesse spuntarla nella competizione per le primarie con cui il centrosinistra sceglierà il candidato a succedere a Nichi Vendola alla guida della Regione Puglia. “Se perdo chiudo con la politica attiva e torno al mio lavoro”, scrive Emiliano su Twitter, aggiungendo che “chi perde le primarie, perde. Chi vince, vince. Non ci saranno trattative”.
Sul social network Emiliano discute animatamente non solo con il suo potenziale avversario di centrodestra per la poltrona della Regione, l’ex presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli. Ma anche con il suo rivale alle primarie del Pd, Guglielmo Minervini. Nei suoi tweet il segretario Pd si rivolge spesso anche all’altro competitor nella corsa per le primarie, il senatore Dario Stefano, sostenuto da Sel. Emiliano assicura di “non avere accordi con Stefano e Minervini per ruoli di giunta a seconda dei risultati delle primarie”. “Chi dice così – sottolinea – mente spudoratamente”. E ritiene di essere “vittima delle ipocrisie e delle menzogne di destra e di sinistra coalizzate contro di me”. Nei suoi tweet Emiliano chiede perchè siete “tutti contro di me, per continuare a giocare a maggioranza e opposizione? Se vinco io – avverte – cambia tutto”.
Infine, Emiliano accusa la destra e Schittulli di “voler inquinare le primarie facendo prevalere candidati più deboli ed abbordabili per lui: non andare a votare per Dario Stefano alle primarie per liberarti di me – scrive Emiliano al presidente della Provincia – sarebbe inutile. Io voglio te”.
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