Zingariello-Riccardi, “per il M&C ‘l’uno l’altro’ pari sono”

Siamo alla farsa anche se eravamo preparati alle mosse elettorali di Riccardi e di questo P.D. che di democratico non sappiamo cosa gli sia rimasto.

Manfredonia – Real Metapontino 2 -3
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Siamo alla farsa anche se eravamo preparati alle mosse elettorali di Riccardi e di questo P.D. che di democratico non sappiamo cosa gli sia rimasto. Forse solo il nome. Stiamo assistendo a regalie tese alla ricerca di consensi elettorali, peraltro politicamente e moralmente deprecabili. Quanto sta succedendo in questi giorni è farsesco anzi tragicomico.

Prendiamo atto di pubbliche posizioni, di neonati movimenti, di partiti inesistenti, di una fantomatica lista OBAMA (si è trattato naturalmente di un post ironico di un lettore,ndr) e di una coalizione Manfredonia Viva che ritenevamo decotta e da sempre litigiosa al suo interno, schierandosi tutti a favore della ricandidatura di Angelo Riccardi a Sindaco della città.

Addirittura anche da parte di due esponenti provinciali di un partito inesistente a Manfredonia, che è rappresentato in importanti consessi Provinciali e Regionali con importanti cariche di governo. Questi mai hanno preso a cuore i problemi della città di Manfredonia? E ora dall’alto del loro magistero pretendono di dettare la futura guida della città appoggiando Angelo Riccardi.

Il PD deve essere serio, non deve monopolizzare la scena politica cittadina con contese interne che durano da troppo tempo. Riccardi Sì, Riccardi No, Zingariello Sì, Zingariello No, salvo trarre fuori all’ultimo momento il coniglio dal cappello magico, distogliendo l’attenzione della città dai suoi reali problemi.

Il PD deve dire alla città, Riccardi ha fatto bene o ha fatto male? E se il PD di Manfredonia ritiene che abbia fatto bene deve ricandidare Riccardi e basta, senza primarie. Se il PD invece sconfessa Riccardi disapprovando il suo operato ed indice le primarie allora a queste primari Riccardi non dovrebbe partecipare perché sconfessato del suo stesso partito.

Le primarie sono un esercizio democratico teso alla ricerca e selezione della futura classe dirigente. Nel caso di Angelo Riccardi non c’è niente da selezionare. Questo non è più un problema interno del PD ma è un problema della città intera. Si tratta di dare un giudizio sul suo operato, questa scelta la devono fare tutti i cittadini di Manfredonia, attraverso le elezioni generali. Riccardi è il Sindaco uscente della città. E la democrazia si completa con l’elezione a suffragio universale non con la resa dei conti in una stanza chiusa se pur autorevole.

Il PD piuttosto dica alla città qual è il suo programma e il suo progetto politico, la sua idea di città futura, non ci assilli ancora con il tormentone estivo Riccardi – Zingariello, e se non è in grado di esprimere una proposta autorevole passi la mano ai suoi alleati o alla società civile, non è più tempo di professionismo politico, è passato il ventennio del P.D Manfredoniano.

(A cura di Giovanni Caratù, presidente dei Moderati e Centristi per Manfredonia)
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