A distanza di sette anni dalle tre vittime provocate dal famigerato rogo del luglio 2007, Peschici sta vivendo un’altra tragedia causata da una cala
A distanza di sette anni dalle tre vittime provocate dal famigerato rogo del luglio 2007, Peschici sta vivendo un’altra tragedia causata da una calamità naturale. Allora furono le fiamme, stavolta invece è stato l’ammasso di fango e detriti – dopo il nubifragio che si è abbattuto nella notte tra venerdì e sabato – a causare la scomparsa di un cantoniere ex dipendente dell’amministrazione provinciale. Il suo nome è Vincenzo Blenx, pensionato 60enne, dato per disperso dalle prime ore del mattino. Abita in una casa vicino la piana, inondata dalle acque. «E’ uscito in auto al mattino per verificare i danni causati dal maltempo e da allora si sono perse le sue tracce» ricostruisce il sindaco Franco Tavaglione mentre oggi è previsto l’arrivo del Capo dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, e del Governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola. Tavaglione fa il punto della situazione: «Peschici isolata? Non mi risulta. Ci sono stati, questo sì, dei problemi sulle vie di accesso al paese, provenienza Rodi e Vico, ma non da Vieste. Abbiamo dato aiuto e conforto a centinaia di persone », aggiunge. «Gli occupanti di un camper dispersi? Non è vero niente. Ripeto c’è un solo disperso».
Appare però lampante a tutti che le speranze di ritrovare in vita il pensionato, con il passare delle ore, sono ridotte al lumicino. Però le ricerche continuano, come le evacuazioni. Anche La Guardia Costiera da ieri mattina è impegnata nelle operazioni di salvataggio degli abitanti delle zone alluvionate, sul litorale compreso tra i Comuni tra Peschici e Rodi Garganico dove sono presenti diversi campeggi. La Guardia costiera ha soccorso dieci turisti rimasti isolati sulla spiaggia della “Marina di Peschici” e due turisti che sono finiti in mare con la propria roulotte. Sono ancora in corso le attività di perlustrazione nelle acque antistanti il litorale garganico. Per ovvie ragioni è saltato lo spettacolo del PeschiJazz, in programma ieri sera giù al porto. La zona con la più alta concentrazione di campeggi e case di campagne è stata fatta evacuare. Per facilitare le operazioni, la Protezione Civile coordinata dall’assessore regionale Gugliemo Minervini ha inviato sul posto due elicotteri dei vigili del fuoco: uno da Bari e l’altro da Pescara. In preallarme anche un terzo dal Gino Lisa di Foggia. Presso il camping degli Ulivi di Peschici sono stati soccorsi due bambini con problemi di salute. In azione diverse associazioni di volontariato delle zone colpite e dieci associazioni che provengono dal resto della Provincia di Foggia e dalla Bat.
A San Giovanni Rotondo permane lo stato di allerta per la minaccia di frana del monte Castellano, scoperta l’altro ieri. Le piogge di ieri mattina non hanno di certo agevolato, anzi, ma la situazione resta stabile. L’evacuazione resta contenuta a quella decisa due giorni fa e riguardante 18 famiglie (55 persone) di via Sant’Ignazio e via Sant’Adele, nei pressi di viale Cappuccini. Domani l’assise comunale delibererà la richista di stato di calamità naturale. Dopo l’assessore regionale Guglielmo Minervini – «da quello che ho visto» ha detto «il governo dovrà per forza di cose riconoscere lo stato di emergenza in quanto la situazione è di estrema ed eccezionale gravità, mentre per arginare la frana ci vogliono interventi strutturali e domani l’auto – rità di bacino sarà qui per studiare le modalità d’intervento.
Basta colate di cemento”, ieri a San Giovanni Rotondo è stato il turno (inviato sempre da Vendola) del “collega” Giovanni Giannini (delega alla difesa del suolo). «La Regione» ha dichiarato Giannini «dispone di fondi già sbloccati per effettuare immediati interventi di ripristino del territorio». Per avvalorare questa ipotesi Il sindaco di San Giovanni Rotondo, Luigi Pompilio, con nota trasmessa al governo, al prefetto ed alla Regione Puglia ha richiesto la dichiarazione di stato di calamità naturale per l’alluvione dei giorni scorsi da cui è derivato il rischio idrogeologico per il pericolo di una frana che sovrasta una parte dell’abitato. Le abbondanti precipitazioni, oltre a provocare estesi allagamenti nella zona sud del paese, hanno generato delle forti criticità sui versanti settentrionali quali smottamenti di piccole e di medie dimensioni.
Tra gli smottamenti che si sono verificati, per l’amministrazione comunale desta «particolare attenzione e preoccupazione» quello generatosi nell’impluvio in località “Scurci”, a monte di viale Cappuccini, all’altezza di via Sant’Adele- via Sant’Ignazio. E’ emerso dalla relazione dei tecnici che hanno effettuato un immediato sopralluogo. Nella richiesta di stato di calamità naturale si fa riferimento infatti anche a «preoccupanti movimenti franosi» che «minacciano l’incolumità delle persone » nonchè tutti i danni ed i disagi provocati.
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