Con recente delibera di Giunta, il Comune di Manfredonia ha stabilito di farerichiesta alla Cassa Depositi e Prestiti SpA (che agisce in nome e per co
Con recente delibera di Giunta, il Comune di Manfredonia ha stabilito di farerichiesta alla Cassa Depositi e Prestiti SpA (che agisce in nome e per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze) di un’anticipazione di liquidità con scadenza ventennale per ilpagamento del debito nei confronti dell’ASE S.p.A., di importo complessivo di € 3.791.119,97.
Demandato al Dirigente del III° Settore “la previsione in bilancio delle somme occorrenti al pagamento delle annualità di ammortamento dell’anticipazione nonché a garantire per tutta la durata dell’anticipazione medesima i presupposti dell’impignorabilità delle somme destinate al pagamento delle suddette annualità, prevedendo, inoltre, l’obiettivo di mantenere sostanzialmente invariato il valore del corrispettivo in favore dell’Ase, al fine di non appesantire eccessivamente gli equilibri finanziari del Comune, effettuando apposite azioni compensative e/o di maggiore razionalizzazione del servizio, in primis attraverso quanto previsto dalla normativa in tema di gestione associata del ciclo dei rifiuti (ARO), oltre quanto già avviato con la deliberazione G.C. n.136 del 25/06/2014 e secondo le determinazioni all’uopo assunte dal Consiglio Comunale in sede di adozione dei documenti finanziari previsionali“.
IL DEBITO DEL COMUNE NEI CONFRONTI DELLA PARTECIPATA ASE. Si ricorda come con D.G.C. n. 342 del 23 novembre 2011, il Comune aveva preso atto della situazione debitoria nei confronti dell’ASE S.p.A., società partecipata al 100% dall’Ente, demandando al Consiglio Comunale, per quanto di competenza, il riconoscimento del relativo debito fuori bilancio per un ammontare di € 5.657.469,89. Con Delibera n. 63 del 29 novembre 2011, il Consiglio Comunale riconosceva il debito fuori bilancio a favore dell’ASE S.p.A., approvando il relativo piano di rientro triennale.
Con Deliberazione n. 10 del 24 febbraio 2012, l’Amministratore Unico dell’ASE S.p.A. manifestava la propria volontà di accettare le condizioni di cui alla Delibera di Consiglio n. 63 del 29 novembre 2011; con Determinazione Dirigenziale n. 722 del 17 maggio 2012 è stato in seguito approvato il verbale di presa d’atto del 9 maggio 2012, con il quale è stato definito l’accordo, prevedendo un piano di riparto triennale 2012/2014, senza modifica alcuna degli importi di cui alla Delibera n. 63/2011 e contestuale rinuncia da parte dell’ASE S.p.A. di ulteriori crediti maturati nel corso del 2011.
Con D.C.C. n. 21 del 27 luglio 2012 è stato in seguito approvato il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012 e bilancio pluriennale 2012/2014, contenente, tra l’altro, gli stanziamenti per il ripiano del debito così come previsti nel piano di rientro triennale; a seguito di intervenute modifiche legislative, il piano di rientro triennale è stato rimodulato con l’adozione delle D.C.C. n. 27 dell’8 ottobre 2012 e n. 52 del 29 novembre 2012.
Per il debito in questione, il Comune aveva già effettuato pagamenti in favore dell’ASE S.p.A.: nell’Esercizio 2012, ordinativi di pagamento per un importo di € 1.294.339,57, mediante utilizzo di Avanzo di amministrazione; nell’Esercizio 2013, ordinativo di pagamento per un importo di € 572.010,35, a seguito di concessione ed erogazione mutuo Cassa Depositi e Prestiti SpA.
Da qui il debito residuo a favore dell’Ase SpA ammonta a € 3.791.119,97 che avrebbe dovuto essere estinto, secondo le citate deliberazioni, “mediante permuta e alienazione di beni”.
Tuttavia, per quanto attiene alla quota di debito da finanziare mediante la permuta immobiliare, per € 153.852,50, l’ASE, con nota n. 3660 del 27 dicembre 2012, ha comunicato di “soprassedere momentaneamente al trasferimento patrimoniale, atteso il venir meno dell’interesse al terreno oggetto della permuta”.
In seguito nella D.G.C. n.245 del 20/08/2013 ad oggetto: “ESTINZIONE DEBITO ASE S.P.A., DI CUI ALLA DELIBERA DI CONSIGLIO N. 63 DEL 29 NOVEMBRE 2011 E SS.MM.II., ATTRAVERSO L’APPLICAZIONE DELL’ART. 1197 DEL CODICE CIVILE – ATTO DI INDIRIZZO” la Giunta precisava che nella fase di predisposizione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013 e bilancio pluriennale 2013/2015 emergevano difficoltà in ordine alla copertura del residuo debito nei confronti dell’ASE S.p.A., pari ad € 3.791.119,97, in quanto il legislatore, ai sensio di legge, ha consentito l’utilizzo dei proventi derivanti dalle alienazioni di beni immobili patrimoniali disponibili con il solo riferimento agli squilibri di parte capitale.
“(..) Considerato che, sino ad oggi, non si è proceduto a dare seguito all’iter procedimentale e amministrativo approvato con deliberazione n.245/2013 se non per quanto attiene la valutazione dei beni individuati con deliberazione n. 19 del 27 luglio 2012 nel senso di stralciare alcuni beni e modificare il valore di altri così come riportato nella D.C.C.n.37/27.11.2013, circostanze, che di fatto, riducono l’efficacia di tale programma, in quanto la citata riduzione di valore dei beni ha impedito la estinzione totale del debito e comporta, comunque, la necessità del suo adattamento, destinando i relativi proventi nei termini in cui andrà effettivamente a realizzarsi, ad altre necessità finanziarie del Comune, ai fini del miglioramento dei conti (..)” l’Ente – “considerato che il termine di scadenza per la presentazione della domanda di anticipazione di liquidità alla Cassa Depositi e Prestiti è fissato al 22 agosto 2014” – ha stabilito come in premessa.
false
COMMENTI