Cigd, Sindacati: “pagare pescatori di Manfredonia o protesta

Se entro venerdì non sarà disposta la liquidazione proclameremo lo stato di agitazione. E’ stata già fissata una manifestazione fuori la sede del Comu

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Se entro venerdì non sarà disposta la liquidazione proclameremo lo stato di agitazione. E’ stata già fissata una manifestazione fuori la sede del Comune di Manfredonia, della Capitaneria di Porto e dell’Inps locale”. E’ quanto emerso al termine di un incontro dei sindacati del settore questo pomeriggio nel mercato ittico di Manfredonia.

Al centro della vertenza il pagamento della Cig in deroga anno 2013. Nonostante il sollecito delle Segreterie Territoriali, Provinciali, Regionali e Nazionali, dopo la firma, lo scorso 3 luglio, per il Verbale di accordo in sede governativa per la cassa integrazione in deroga, anno 2013 , i pescatori continuano infatti ad attendere la liquidità dei fondi.

Presenti questo pomeriggio al tavolo i referenti della Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, settore pesca: tra gli altri Daniele Calamita (Flai Cigl); il coordinatore provinciale della FAI Cisl Michele Manzi, Alberto Gatta e Antonio Ognissanti per la Fai Cisl di Manfredonia, Cosimo Castigliego e Raffaele Falcone Raffaele sempre per la Flai, oltre ai referenti della Uila Uil.

Prima la mancata liquidazione dei fondi, ora l’arrivo del fermo biologico (dall’11 agosto al 15 settembre), dunque il problema mucillagine, il Governo deve sostenere questo settore in crisi – dice a Stato Michele Manzi della Fai Cisl – cercando di rispettare gli impegni sottoscritti. Con lo slittamento della firma per la liquidazione dell’Inps – aggiunge Manzi – c’è il rischio che lo stesso Istituto possa ritardare il pagamento nel mese di agosto. Ma come sindacati ci opporremo strenuamente a qualsiasi ipotesi di rinvio del pagamento della Cigd. Le manifestazioni di protesta sono state già fissate. Il Ministero deve accogliere anche la nostra proposta di anticipare il fermo biologico, nel 2015, tra maggio e giugno. Siamo in emergenza, a Manfredonia sono interessati alla tematica circa 200 imbarcazioni, tra piccola e grande pesca, per un totale di 570 operatori. Attendiamo una risposta delle istituzioni competenti pronti a continuare la protesta anche a Roma”, termina Manzi.
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