Pescatori Manfredonia: sos mucillagine

E' di queste ore la notizia che a lago delle coste di Manfredonia, in uno spazio d'acqua che va da Vieste a Margherita di Savoia, persiste il fenome

DICHIARAZIONE DEL PROF. LOPALCO SULLA RICHIESTA DI SCREENING DI MASSA CON TAMPONE: “PROCEDURA NON IDONEA AI FINI DELLA TUTELA DELLA SALUTE”
La Siponto antica non smette mai di stupire, una antica chiesetta emerge dal suo passato
Omicron spegne il Capodanno, feste solo in casa

E’ di queste ore la notizia che a lago delle coste di Manfredonia, in uno spazio d’acqua che va da Vieste a Margherita di Savoia, persiste il fenomeno della mucillagine.

La mucillagine è un fenomeno prodotto dalle alghe, attraverso le naturali funzioni biologiche. Quando però questo fenomeno viene replicato con eccesso si è di fronte a quello che i pescatori prendono nelle reti, ovvero fanghiglia.
Pescare fanghiglia significa non penscare nulla, riempire la barca di materiale organico e compromettere il pescato di una battuta (nella migliore delle ipotesi), che inevitabilemente ha dei riflessi sull’intera economia del pescato giornaliero e sottopone il pescatore a problemi di sicurezza a bordo, perché il componente è molto scivoloso, e determina un eccessivo sforzo e perdita di tempo per la pulitura della rete.

Il fatto che il nostro mare si stia riempiendo di questo componente organico, spaventa molto gli operatori del settore della pesca, e non solo, per le ricadute che questo fenomeno potrebbe avere sull’intera economia cittadina. Sono circa 180 le imbarcazioni e 400 famiglie, che ogni giorno trovano reddito attraverso queste attività, senza considerare tutto l’indotto di commercianti.

Unione Pescatori – l’associazione di pescatori di Manfredonia- spiega che questo fenomeno si aggiunge a una situazione di contesto difficile, in quanto pescatori hanno già diversi problemi che investono: la valorizzazione del pesce, le normative Europee, la presenza sui mercati di pesce proveniente dall’estero, il caro gasolio e altri fattori di ordine interno al compartimento.

Il clima che si respira sul porto è di rabbia e voglia di mobilitazione, il governo non può essere rigido nella sua decisione e produrre un fermo biologico che così come disegnato porterebbe i pescatori a lavorare per un altro mese. Inoltre le nostre famiglie aspettano ancora i soldi, che ci spettano di diritto, e si riferiscono alla cassa integrazione guadagni in deroga del 2013. Come pensate che Noi pescatori possiamo affrontare un nuovo fermo biologico senza risorse, e ora con un nuovo mostro la mucillagine?

Matteo Conoscitore
UNIONE PESCATORI MANFREDONIA
3494380004 – matteosospiri@hotmail.it
false

COMMENTI

WORDPRESS: 0