«Quanto accade a San Giovanni Rotondo si iscrive, evidentemente, all’interno di una strategia più ampia tesa al controllo criminale dell’intera Re
«Quanto accade a San Giovanni Rotondo si iscrive, evidentemente, all’interno di una strategia più ampia tesa al controllo criminale dell’intera Regione Puglia, e in particolare del territorio della Capitanata, così come è facilmente deducibile dalle conclusioni cui è giunta la Commissione parlamentare d’inchiesta del Senato sul fenomeno degli atti intimidatori agli amministratori locali. Un quadro che dire preoccupante risulta essere insufficiente rispetto alla gravità oggettiva della situazione. Esprimo profonda solidarietà al consigliere comunale socialista di San Giovanni Rotondo, Massimo Chiumento. È tempo di mettere in sicurezza gli amministratori locali che rappresentano le istituzioni sul territorio e che non possono essere lasciati in balia di atti intimidatori e violenti».
Lo dice il deputato Lello Di Gioia (Gruppo Misto – PSI) , nella interrogazione parlamentare scritta al ministro dell’Interno, Angelino Alfano: “Mi rivolgo al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, affinché chiarisca come intende agire, con la dovuta rapidità, per stroncare il tentativo di controllo criminale di una cittadina come San Giovanni Rotondo, famosa in tutto il mondo per la sua valenza religiosa e turistica. Quest’ultimo gravissimo episodio si inquadra all’interno di un’intensificazione di atti violenti che stanno colpendo la cittadina e gli esponenti politici, allo scopo di creare un clima di paura e intimidazione utile a stabilire il controllo della criminalità sull’intero territorio. A tale situazione, che appare sempre più esplosiva socialmente, si aggiungono le giuste rimostranze delle forze dell’ordine e degli amministratori che denunciano la scarsità di risorse umane e materiali che impediscono di portare a termine una forte azione di contrasto alla criminalità locale».
In questo senso, si interroga Alfano sulle modalità di intervento, nella regione Puglia e nella Capitanata, sia in termini di mezzi che di uomini delle forze dell’ordine: «per far sì che i cittadini non si sentano abbandonati a se stessi e si inizi una lotta più organizzata e costante nei confronti di una criminalità che sembra farsi beffa dello Stato e delle sue rappresentanze istituzionali. Se non si ritiene quindi necessario accompagnare il rafforzamento dell’attività investigativa e repressiva nei confronti della criminalità ad una ripresa ragionata delle infrastrutture e dell’economia del territorio, per impedire che la disperazione, prodotta dalla crisi economica, fra i cittadini possa rappresentare un anello di congiunzione tra il territorio e la criminalità».
IL PSI DI CAPITANATA | “E’ necessario ristabilire chiarezza nella città di San Giovanni Rotondo. Ciò che sta succedendo ha del surreale e dell’incredibile. La città di Padre Pio non può essere teatro di una escalation così grave di violenza e intimidazione. Tutta la nostra solidarietà ed il nostro sostegno al compagno Massimo Chiumento, vittima di un’azione esecrabile. Confidiamo nella forza e nella capacità della buona politica di non lasciarsi condizionare da questi atti vili ed intimidatori. La dialettica politica deve sempre esercitarsi sul terreno delle idee ed i programmi. Ribadiamo la scelta dell’opposizione all’amministrazione in carica e auspichiamo lo scioglimento del consiglio comunale.”
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