Interrogazione e richiesta audizione di G. Gatta sul divieto di balneazione nei Comuni costieri del Gargano

Interrogazione a risposta scritta del consigliere regionale Giandiego Gatta (Forza Italia) avente come oggetto “Erosione costiera – Ordinanza di divie

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Interrogazione a risposta scritta del consigliere regionale Giandiego Gatta (Forza Italia) avente come oggetto “Erosione costiera – Ordinanza di divieto di balneazione nei Comuni costiera del Gargano Sud”.

Il testo integrale

Premesso che:

  • con ORDINANZA N° 11/2014  il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Manfredonia, ha disposto che : “Fermo restando gli obblighi previsti dalla vigente Ordinanza Balneare della Regione Puglia, dall’Ordinanza di Sicurezza Balneare del Comando in intestazione, nonché gli ulteriori  obblighi e divieti derivanti dalle vigenti normative, a partire dalla data della presente  Ordinanza, nelle zone di mare antistanti i tratti di costone roccioso a picco sul mare, ivi  comprese le grotte marine, tra località Gravaglione (lat. 41°40’51,76’’  N  – 016°02’21,07’’ E) e  località Vignanotica (41°45’38,99’’N-016°09’53,34’’E) ad eccezione delle località “Contrada  Funni del Porto”, è interdetta la navigazione, la sosta e  l’ancoraggio di tutte le unità navali in genere, oltre che la pesca professionale e sportiva, la  balneazione (comprese le immersioni subacquee) e qualsiasi attività connessa all’uso del  mare, per una distanza pari al doppio dell’altezza della falesia calcolata dal piede del costone  roccioso a picco sul mare”;

 

  • con ORDINANZA N° 12/2014 sempre il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Manfredonia, ha disposto che : “Fermo restando gli obblighi previsti dalla vigente Ordinanza Balneare della Regione Puglia, dall’Ordinanza di Sicurezza Balneare del Comando in intestazione, nonché gli ulteriori obblighi e divieti derivanti dalle vigenti normative, a partire dalla data della presente Ordinanza, nelle zone di mare antistanti i tratti di costone roccioso a picco sul mare tra località Chiusa dei monaci (lat.40°38’13,99”N – long. 015°56’14,05”E) e Gravaglione (lat. 41°40’51,76”N – long. 016°02’21,07E) ad eccezione dell’area di cantiere in località “Chiusa dei Santi (già disciplinata con Ordinanza 04/2013 del 26/03/2013) meglio evidenziati nel RENDE NOTO, è interdetta la navigazione, la sosta e  l’ancoraggio di tutte le unità navali in genere, oltre che la pesca professionale e sportiva, la  balneazione (comprese le immersioni subacquee) equalsiasi attività connessa all’uso del  mare, per una distanza pari al doppio dell’altezza della falesia calcolata dal piede del costone  roccioso a picco sul mare”;
  • con ORDINANZA N. 19/2014 il Capo del Circondario Marittimo di Vieste, ha disposto che gli specchi acquei,  ricadenti nelterritorio  comunale  di Vieste, specificati nel prospetto di cui allo stesso provvedimento (Tratto di costa tra Punta S. Francesco e Pizzomunno – Torre Ponte – Gattarella ed isolotti antistanti – San Felice – tratto di costa da Testa del Gargano a Baia di Campi –   isolotto di Baia Campi –  da Baia Campi a  Porto Greco – da Porto Greco a Pugnochiuso – da Pugnochiuso a Cala della Pergola  e da quest’ultima alla Grotta dei sogni Vignanotica)“per una fascia di mare pari al doppio dell’altezza della falesia,dalla battigia o dal ciglio del costone, sono da ritenersi pericolosi per la pubblica e privata incolumità a causa di possibili cedimenti,crolli e distacchi,che potrebbero verificarsi dalle retrostanti aree demaniali marittime” e, pertanto, “negli specchi acquei e dalle distanze dalla costa di cui al rende noto,  meglio  individuati   nelle   schede   allegate,   è interdetta la navigazione, la sosta e l’ancoraggio di tutte le unità navali in genere,la balneazione,la pesca professionale  e/o sportiva con qualunque tecnica nonché l’espletamento di qualsiasi attività subacquea e di superficie connessa ai pubblici usi del mare. i divieti di cui sopra s si estendono alle grotte marine presenti sul litorale”.
  • con tali ordinanze si rischia di compromettere in modo gravissimo l’economia turistica della costa del Gargano.
  • nel rispetto delle competenze di tutti gli Enti interessati dall’emissione del provvedimento, si ritiene indispensabile ed URGENTE ricercare, nella Commissione Regionale competente, un momento di confronto tra le parti, al fine di addivenire ad una soluzione equilibrata che consenta di contemperare l’esigenza di garantire la  sicurezza dei bagnanti e, nel contempo, lo svolgimento dell’attività turistica, volano economico non solo della provincia di Foggia, ma  di tutta la Regione Puglia;
  • occorre verificare la possibilità di restringere i divieti esclusivamente ai casi di accertato pericolo di crollo, evitando che la genericità dei divieti costituisca un comodo  alibi alle omissioni di chi, anziché ricercare soluzioni all’atavico problema della erosione costiera,  pensa che con la politica delle interdizioni, che distrugge un intero sistema economico,  possa esimersi da responsabilità personali e politiche;
  • l’Assessore Barbanente alla stampa ha annunciato l’esistenza “di un elenco di siti regionali trasmesso al Ministero, ai fini del finanziamento nell’ambito dei programmi ministeriali dedicati al rischio”;

Considerato che:

in data 13 maggio 2014 si è tenuto, presso la Prefettura di Foggia, un incontro con S.E. il Prefetto, l’Autorità di Bacino della Puglia, il Commissario Straordinario delegato per l’attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico della Regione Puglia, la Capitaneria di Porto di Manfredonia, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Vieste, il Genio Civile della Regione Puglia, i Sindaci ed i rappresentanti dei comuni costieri garganici interessati alla problematica, in occasione del quale si è altresì partecipato l’argomento agli operatori turistici presenti e durante il quale S.E. il Prefetto ha precisato che “lo scopo della riunione di oggi è anche quello che i Comuni sappiano che devono intervenire con immediatezza al fine di mettere in sicurezza le zone pericolose”;

Tanto premesso,

SI INTERROGA

il Presidente della Giunta regionale On. Niki Vendola, l’Assessore alla Qualità del Territorio Angela Barbanente, l’Assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Giannini, l’assessore al Turismo Silvia Godelli e l’assessore al Bilancio Leonardo Di Gioia, per sapere e conoscere:

  1. se nell’elenco dei siti regionali trasmesso al Ministero, ai fini del finanziamento nell’ambito dei programmi ministeriali dedicati al rischio, siano ricompresi quelli interessati dalle Ordinanze della Capitaneria di Porto di Manfredonia nn° 11/2014 – 12/2014, e n. 19/2014 del Circondario Marittimo di Vieste;
  2. se e come intendano intervenire, ciascuno per le rispettive competenze, in favore dei Comuni e degli operatori interessati dalle citate ordinanze;
  3. se ci sono fondi propri, nazionali e/o comunitari da mettere a disposizione dei Comuni e degli operatori interessati dalle Ordinanze della Capitaneria di Porto di Manfredonia nn. 11/2014 – 12/2014, e del Circondario Marittimo di Vieste n. 19/2014 per fronteggiare l’emergenza, in vista dell’ormai imminente arrivo dei turisti per la stagione estiva, fonte di vita per gli innumerevoli operatori della zona e per tutto il territorio garganico, che oggi verrebbe privato della fruizione di oltre 25 chilometri di fascia costiera, su cui insistono spiagge tra le più  belle e suggestive del mondo .

 Testo integrale della richiesta di audizione

Nel rispetto delle motivi che hanno portato la Capitaneria di Porto di Manfredonia e di Vieste ad emanare le ordinanze che hanno interdetto alla fruizione turistica quasi 25 chilometri di costa, su cui insistono spiagge ed eccellenze di grandissima capacità attrattiva sui copiosi flussi turistici che si riversano sul Gargano, non posso non compenetrarmi all’ambascia che in queste ore vivono i primi cittadini di tanti comuni del promontorio garganico e gli operatori del settore turistico e dell’indotto.

L’interdizione alla balneazione o alla fruizione dei tratti costieri e delle strade provinciali che attraversano tali tratti inibiscono la fruizione del territorio, con riverberi devastanti per l’economia garganica e non solo.

Se, come si è ritenuto fino ad ora, la ricchezza del Gargano risiede prevalentemente nel suo mare e nelle sue coste, la chiusura di queste ultime e l’interdizione di molti tratti delle acque e delle strade provinciali che le attraversano non può che essere un danno sul quale abbiamo il dovere di pronunciarci con scienza e coscienza, con equilibrio e contezza delle singole fattispecie, con cognizione certosina dello stato di tutti i luoghi, scongiurando il rischio che si crei un danno superiore a quello che si vorrebbe scongiurare.

In qualità di consigliere regionale, già presentatore di una interrogazione sul tema,  chiedo un’audizione congiunta URGENTISSIMA, dei Sindaci  dei comuni interessati dalle ordinanze (Monte Sant’Angelo, Mattinata e Vieste), degli Assessori Regionali competenti, Ambiente, Territorio, Demanio, Viabilità, lavori Pubblici e Protezione civile,  delle Commissioni Consiliari permanenti   I^,  IV^ e V^, per affrontare in maniera organica e strutturale un problema la cui risoluzione si appalesa improcrastinabile, per l’imminente arrivo di centinaia di migliaia di turisti sulla costa garganica, nell’interesse di tutto il sistema socio-economico garganico e pugliese in generale.
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