Caratù: nulli gli atti ultimo Consiglio; dimissioni Pecorella? Tardive

Riteniamo che l’incompatibilità del consigliere Pecorella fosse già nota agli organi di controllo del Comune; gli stessi non avrebbero provveduto alle

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Riteniamo che l’incompatibilità del consigliere Pecorella fosse già nota agli organi di controllo del Comune; gli stessi non avrebbero provveduto alle relative disposizioni di legge, previste dalla normativa anticorruzione”. Lo scrivono in una nota Giovanni Caratù, presidente dei Moderati e Centristi di Manfredonia e Vincenzo Lo Riso, ‘collegato’ Movimento Moderati e Centristi, primo dei non eletti relativamente alle Amministrative comunali di Manfredonia del 2010.

“All’esposto del sig. Lo Riso – scrive in una nota Caratù – il segretario generale del Comune di Manfredonia non ha risposto nei termini di legge. Contestiamo il rifiuto da parte dei consiglieri di firmare l’autocertificazione di incompatibilità prevista per legge oggi anno e con l’obbligo della pubblicazione on line delle stesse. Inoltre l’autorità anticorruzione del Comune di Manfredonia, nella persona del segretario generale, avrebbe dovuto procedere, come suo obbligo di legge,  ad avvisare l’autorità nazionale anticorruzione, accertato i fatti come da sua comunicazione al lo riso del settembre 2013”.

“Anche gli atti dell’ultimo Consiglio comunale – continuano Caratù e Lo Riso – risulterebbero a nostro parere nulli, in quanto il consigliere Stefano Pecorella era ancora nel pieno delle sue funzioni, quindi incompatibile. Le dimissioni (di Pecorella da vice-presidente,ndr) presentate ed annunciate in consiglio un giorno prima non avevano i tempi legali per essere accettate dall’assemblea dei soci dell’Oasi lago salso S.p.a.. (partecipate del Comune di Manfredonia. Ad oggi – concludono nella nota – non ci è dato sapere se l’assemblea dei soci sia stata convocata o meno e se Pecorella sia stato sostituito. Comunque in consiglio andava applicata la normative vigente, in materia di contestazione di incompatibilità”.


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