A febbraio 2013 il sottoscritto Comitato aveva segnalato al Nucleo Tutela Ambientale dei Carabinieri, alla Procura di Foggia e al Prefetto le attività
A febbraio 2013 il sottoscritto Comitato aveva segnalato al Nucleo Tutela Ambientale dei Carabinieri, alla Procura di Foggia e al Prefetto le attività dell’inceneritore situato in agro di Manfredonia di proprietà e gestione E.T.A. s.p.a. Gruppo Marcegaglia. Chiedevamo se fossero autorizzate quelle operazioni consistenti in emissione di fumo dal camino principale e da altre parti dell’infrastruttura, insieme alla regolarità del materiale sfuso e in balle presente al suo interno.
Ora sappiamo che quelle attività erano state concordate con Arpa Dap Foggia, con termine dicembre scorso, e che, ad oggi, nessuna irregolarità sia emersa. È stata inviata una nuova segnalazione alle Autorità anzidette, con l’aggiunta di Arpa Puglia, riguardo allo stato attuale dell’impianto.
A quanto sappiamo l’inceneritore dovrebbe stare fermo o andare a regime dopo che siano stati consegnati ad Arpa Puglia e all’Ufficio Inquinamento e Grandi Impianti della Regione i risultati dei collaudi funzionali svolti fino a dicembre 2013, insieme al controllo della conformità impiantistica alle prescrizioni e condizioni prescritte nell’Autorizzazione Integrata Ambientale da parte di funzionari Arpa, prima della messa in esercizio dell’impianto.
E invece, da gennaio scorso l’attività dell’impianto non si è mai fermata, alla stregua del periodo dei collaudi, con accensioni intermittenti, concentrate perlopiù di notte, emissioni odorose nauseabonde ed arrivo di materiale imballato o sfuso che potrebbe sembrare combustibile.
Con l’esposto inviato ieri, il comitato ha chiesto alle Autorità-Enti summenzionate di verificare il tipo di attività ora in esecuzione all’impianto in questione e se il gestore ha le dovute autorizzazioni per tali operazioni, oltreché valutare la sussistenza di ipotesi di reato.
(A cura di Matteo Loguercio; Comitato contro l’inceneritore nei pressi di Borgo Tressanti – Cerignola)
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