Interpellanza C.Titta: “abuvismo commerciale, danni per operatori e mercati”

“PERCHE’ non si è posto finora efficacemente rimedio al diffuso e grave fenomeno dell’abusivismo commerciale? Di chi sono le responsabilità per i manc

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“PERCHE’ non si è posto finora efficacemente rimedio al diffuso e grave fenomeno dell’abusivismo commerciale? Di chi sono le responsabilità per i mancati concreti interventi che l’Amministrazione comunale avrebbe dovuto compiere, anche in collaborazione con gli altri organi istituzionali (Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto ecc.), per assicurare una migliore e più concreta azione di prevenzione e contrasto all’abusivismo commerciale, nonché per assicurare la promozione di ogni ulteriore iniziativa e/o attività a tal fine rivolta? Che cosa si intende fare per prevenire e reprimere efficacemente il fenomeno dell’abusivismo commerciale, sia al fine di porre rimedio alle preoccupazioni dei cittadini per ciò che attiene alla loro sicurezza e al decoro urbano, sia per consentire, in particolare nei mercati comunali, ai commercianti di lavorare con serenità, senza la concorrenza sleale di chi non paga le tasse e non rispetta autorizzazioni e permessi, e mette a rischio, per di più, la sicurezza e la salute dei consumatori?”.

E’ quanto chiesto in una interpellanza inviata al Sindaco di Manfredonia, agli Assessori competenti (con delega alla sicurezza, alla polizia municipale e alle attività produttive), in data 06 marzo 2014, dal Consigliere Comunale Avv. Cosimo Titta.

“Ai sensi del vigente Regolamento comunale – scrive nel testo il consigliere C.Titta – – si chiede di svolgere la presente interpellanza nella prima seduta consiliare utile. Si fa osservare, inoltre, che nel caso in cui l’odierno interpellante non dovesse dichiararsi soddisfatto della risposta ricevuta, provvederà a presentare sullo stesso argomento una proposta concreta di deliberazione (mozione) che sarà posta all’esame, discussione e approvazione da parte del Consiglio Comunale di Manfredonia.

Come emerge nel testo dell’interpellanza, il consigliere Titta ribadisce che “tale forma di attività illegale favorisce – come già detto – anche l’evasione fiscale, in quanto non viene rilasciato alcuno scontrino o ricevuta al cosiddetto ‘cliente’, con evidente evasione degli oneri tributari dovuti da ogni cittadino, e che, nel contempo, la correlata mancata dichiarazione dei redditi comporta il consolidarsi di una concorrenza sleale nei confronti del mercato legale, provocando la cessazione di molte attività commerciali, con conseguente riduzione dei posti di lavoro e decrescita dell’occupazione e, per contro, un aumento del lavoro nero”.

L’Avvocato Cosimo Titta, consigliere comunale di Manfredonia  “Invero – è scritto nel testo – l’indebita occupazione di suolo pubblico, effettuata per il commercio abusivo, genera diverse problematiche sotto il profilo della circolazione stradale, sia veicolare che pedonale: essa produce, laddove insista sul marciapiede, una considerevole riduzione degli spazi per il transito dei pedoni, procurando disagio soprattutto a quelle categorie di soggetti con patologie di deambulazione, ai non vedenti e a chi spinge carrozzine o passeggini con neonati, costringendoli spesso a pericolosi transiti sulla sede stradale destinata alla circolazione dei veicoli”.

“Da un gruppo di esercenti regolarmente dediti al commercio al dettaglio all’interno di una di queste aree (in particolare dell’area mercatale comunale di via Santa Restituta), mi è pervenuta la denuncia circa la scarsità e l’insufficienza, fino ad oggi, degli interventi operati da parte del nostro Comune per prevenire e contrastare, in maniera concreta ed efficace, il crescente aumento del fenomeno dell’abusivismo commerciale”

 

 

 
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