Eternit, rifiuti ospedalieri e scarti edili: scoperte 44 discariche abusive nel Foggiano

Scarti edili, pneumatici, fusti di rifiuti ospedalieri ed eternit. Sono 44, fino ad ora, le aree inquinate e i siti improvvisati a discariche di rifiu

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Manfredonia – Mattinata ss89
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Scarti edili, pneumatici, fusti di rifiuti ospedalieri ed eternit. Sono 44, fino ad ora, le aree inquinate e i siti improvvisati a discariche di rifiuti, anche pericolosi, individuati dai carabinieri del Comando provinciale di Foggia, da tre settimane impegnati in un’operazione a tema ambientale di ricognizione del territorio.

Tante piccole discariche che sorgono nei pressi di corsi d’acqua o campi coltivati, all’interno di capannoni abbandonati o a pochi chilometri dagli ingressi cittadini. La prima “mappatura” del territorio così effettuata è, di fatto, impietosa: solo a Foggia sono 19 i casi accertati nelle zone di tratturo Castiglione, via Trinitapoli, zona industriale Asi e lungo le strade adiacenti le statali 16 e 17. Tutte le aree individuate sono state segnalate ai sindaci dei comuni interessati, obbligati all’immediata bonifica, mentre sono in corso indagini per risalire agli autori dell’abbandono illegale dei rifiuti.

Di questi, sono due i casi più preoccupanti, per i quali è stata informata l’autorità giudiziaria: il primo riguarda una vasta area industriale di proprietà comunale alla periferia di Cerignola. Circa 12mila mq (ora sotto sequestro preventivo) con migliaia di tonnellate di rifiuti speciali provenienti da attività di scavo, inerti da demolizioni, vetro e materiale plastico vario. Il secondo riguarda l’abbandono di fusti di rifiuti ospedalieri da parte di titolari di imprese, ancora in fase di identificazione, nei pressi di un capannone abbandonato nella zona industriale di Borgo Incoronata.I blitz dei militari, fino ad ora, hanno interessato i comuni di Foggia, Cerignola, Accadia, Deliceto, Castelluccio dei Sauri, Carapelle, Orta Nova, Manfredonia,  Panni, Troia, Anzano di Puglia, Candela, Monteleone di Puglia e Rocchetta Sant’Antonio, ma l’attività procederà nei prossimi mesi fino a coprire l’intero territorio provinciale.
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