IL passare degli anni, i ricambi generazionali, il varo di nuove leggi non sono serviti a nulla. Ancora oggi milioni di donne subiscono violenze di og
IL passare degli anni, i ricambi generazionali, il varo di nuove leggi non sono serviti a nulla. Ancora oggi milioni di donne subiscono violenze di ogni tipo. Che sia l’Afghanistan, gli altri Paesi arabi oil Terzo Mondo, dove sono permesse pratiche come le mutilazioni genitali e la lapidazione, persino nei Paesi occidentali,la violenza sulle donne è una piaga che l’umanità non riesce a sanare. L’Italia non fa eccezione.
Associazioni di donne e realtà nazionali della società civile che condividono da tempo un forte impegno per contrastare, prevenire e sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne e sui diritti umani, hanno perfino elaborato una Convenzione, NO MORE. La convenzione ha la finalità di richiamare le Istituzioni alla loro responsabilità e agli atti dovuti, per ricordare che tra le priorità dell’agenda politica, la protezione della vita e della libertà delle donne non può essere disattesa.
Nel 2012, nel nostro Paese, sono state uccise 120 donne. Nei primi nove mesi del 2013 si contano ben 78 femminicidi. In questo triste computo purtroppo non rientrano tutte quelle donne che, pur non avendo perso la vita, sono state maltrattate, picchiate e violentate. Nella maggior parte dei casi si tratta di violenza domestica: gli autori dei delitti, infatti, sono per lo più mariti, fidanzati ed ex partner. Secondo l’Istat, negli ultimi anni il tasso di omicidi che avvengono in ambito familiare e sentimentale è gradualmente aumentato.
Per porre l’attenzione su questo gravissimo problema e sensibilizzare persone e istituzioni di tutto il mondo, il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Il giorno è stato scelto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per rendere omaggio alle sorelle Mirabal, tre dissidenti della Repubblica Dominicana, brutalmente assassinate nel 1960 per ordine del dittatore Trujillo. Il coraggio e la compassione dimostrati dalle sorelle Mirabal hanno fatto di loro delle eroine internazionali, e la loro storia è stata scelta per enfatizzare simbolicamente quanto la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani.
L’ONU ha pertanto invitato tutti i governi, le ONG e le organizzazioni internazionali ad organizzare eventi per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento. Tante saranno le iniziative in Italia per dire no alla violenza sulle donne. Manfredonia non sarà da meno.
Con il patrocinio del Comune di Manfredonia, l’Associazione Culturale Manfredonianews.it organizza un incontro-spettacolo per sensibilizzare la cittadinanza di Manfredonia e ricordare tutte le donne maltrattate e uccise per mano di un uomo, perchè donne.
Alle ore 18,00 del 25novembre 2013 l’auditorium di Palazzo dei Celestini si animerà di canti, balli, quadri, video e letture teatrali delle donne di Manfredonia.
Il soprano Francesca Rinaldi eseguirà l’Ave Maria dalla Cavalleria Rusticana di Mascagni e l’Ave Maria tratta dall’Otello di Verdi e reciterà la scena dell’uccisione di Desdemona, tratto dall’Otello di Shakespeare, con l’attore Antonio Del Nobile.
La scuola di danza MyDance di Rita Vaccarella eseguirà un balletto di teatro-danza.
Le attrici Dina Valente, Assunta Radogna, Carmen Sovereto, Anna Rita Caracciolo e Lella Trigiani leggeranno brani dal libro Ferite a Mortedi Serena Dandinie Maura Misiti, edito da Rizzoli, poesie di Edoardo Sanguineti e Antonella Modaffari Bartoli.La professoressa Ulissina Schettino leggerà una sua poesia, Filastrocca di Eva, ed esporrà dei quadri realizzati dagli utenti del Centro Diurno “Alda Merini” di Manfredonia.
Sarà proiettato un cortometraggio, realizzato da Adriano Santoro, riguardante la violenza sulle donne e degli spot contro la violenza sulle donne realizzati dalla regista Anna Rita Caracciolo.
Quest’incontro non vuol essere un festeggiamento, nemmeno una celebrazione, ma solo un ricordo per quelle Caste stelle, le nostre innocenti sorelle maltrattate, ferite, uccise per il solo fatto di essere donne che nessuno riesce a difendere.
(Testo a cura di Mariantonietta Di Sabato
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