Non si placa la polemica tra i comitati garganici e foggiani riunitisi nel “Coordinamento delle Associazioni Provinciali per la tutela del mare del Go
Non si placa la polemica tra i comitati garganici e foggiani riunitisi nel “Coordinamento delle Associazioni Provinciali per la tutela del mare del Golfo di Manfredonia e del Gargano” e le amministrazioni locali sui parchi eolici off-shore che sorgeranno nel Golfo di Manfredonia. Una storia fatta di mancata programmazione energetica, assenza di una mappatura della distribuzione dei parchi eolici off-shore su tutto il territorio nazionale e una normativa del settore con tante lacune, come lo stesso Ministro dell’Ambiente Orlando ha ammesso, a metà settembre scorso, durante la risposta all’interpellanza urgente presentata dai deputati Francesco Cariello e Giuseppe L’Abbate del MoVimento 5 Stelle. E la provincia di Foggia così, dopo esser divenuta la “Terra degli Spilli” con le oltre 2000 pale eoliche installate tra la Puglia e la Campania, vedrà trasformare il proprio panorama anche in mare, dinanzi agli occhi attoniti ed impotenti dei cittadini sipontini e garganici.
“Abbiamo semplicemente accolto le sacrosante istanze del comitato Mare Nostrum a difesa del Golfo di Manfredonia e della sua vocazione economica fatta di pesca e turismo, il cui futuro è ora incerto – dichiarano Francesco Cariello e Giuseppe L’Abbate (M5S). Siamo intervenuti per tempo, collaborando alla stesura delle osservazioni alla VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale, ndr) a cui anche il sindaco di Manfredonia ha preso parte su sollecito del comitato “Mare Nostrum”. Purtroppo il Governo ha atteso la fine dell’estate per risponderci e anticipando l’approvazione della VIA. Insomma, il parco eolico off-shore nel golfo sipontino, nonostante la mancanza di logica e raziocinio, ammessa dal Ministro Orlando stesso, si farà. Ciò che ci insegna, questa ulteriore triste pagina del martoriato territorio foggiano, è che non si potranno più prendere decisioni in barba ai cittadini. Le associazioni lo hanno ben compreso e, difatti, hanno unito le forze – continuano i due deputati pugliesi del MoVimento 5 Stelle – per essere pronti a fronteggiare nuove emergenze.
Cartina impianti eolici offshore prossimi all’installazione nel Golfo di Manfredonia (statoquotidiano)
Alle amministrazioni locali, invece, notiamo purtroppo che questo messaggio non è ancora arrivato. Male, perché la politica del III millennio prevede partecipazione, condivisione e coinvolgimento nelle scelte che non possono più essere calate dall’alto. Gli elettori, di qualsiasi tipo, hanno oramai capito che ogni decisione errata influisce direttamente, o al massimo indirettamente, sul proprio futuro e su quello dei propri figli. È tempo di una nuova politica che, ancora per poco ci auguriamo, non preveda la realizzazione di parchi eolici off-shore che deturpano il nostro mare, non metta a repentaglio l’economia locale nonché le attività che da sempre hanno permesso ai sipontini un lavoro ed uno stipendio onesto. La Puglia produce già il triplo dell’energia che consuma e – concludono i parlamentari 5 Stelle – questi impianti risultano totalmente inutili se non per chi fa leva sui lauti incentivi alle energie rinnovabili: una delle peggiori vicende di malgoverno, come afferma l’economista Giorgio Ragazzi, di cui nessuno vuole parlare, probabilmente perché la responsabilità è condivisa da destra e sinistra”, concludono nella nota i deputati dei 5 Stelle.
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