Spaccio marijuana e hashish in villino a Siponto, denunciati 3 giovanissimi

A conclusione di una operazione di polizia, disposta per la prevenzione e la repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope,

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A conclusione di una operazione di polizia, disposta per la prevenzione e la repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, personale del Commissariato ha denunciato in stato di libertà tre giovani sipontini resisi responsabili di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti in concorso. Durante l’operazione sono stati sequestrati 3.6 grammi di marijuana, complessivi grammi 22,8 di hashish e diverse buste intrise di cocaina e tutto l’occorrente per la preparazione della droga per il successivo spaccio a tossicodipendenti.

 

In particolare coinvolti: T.M. di anni 18 , nato e residente a Manfredonia; R.M.C, di anni 19, nato a San Giovanni Rotondo e residente a Manfredonia; G.A.P., di anni 21, nato e residente a Manfredonia.

LE INDAGINI. A seguito di attività info-investigativa, personale della locale Squadra di Polizia Giudiziaria ha appreso che un gruppo di giovani aveva preso in locazione un appartamento in Siponto, nella zona di viale dei Pini, utilizzato quale base operativa per lo stoccaggio, il confezionamento e successivo spaccio di varie sostanze stupefacenti e che l’attività era divenuta molto fiorente.

Da qui il servizio volto all’individuazione degli spacciatori e, nell’evenienza, alla repressione del reato; ieri sera, alle ore 19,30 circa, nel corso di un giro di perlustrazione con auto “civetta”, il personale operante ha notato un giovane avvicinarsi guardingo al cancello di un villino, dileguandosi poco dopo all’interno dello stesso; nei pressi della zona anche un giovane personaggio orbitante nel locale mondo degli stupefacenti, fermo, a bordo della sua autovettura, come se stesse attendendo qualcuno.

Durante l’operazione di PG, gli agenti hanno constatato che, affacciatisi ad una finestra dello stabile, alcuni ragazzi hanno spento improvvisamente la luce di casa, evidentemente dopo essersi accorti che l’auto transitata era della Polizia; da qui l’iniziale blocco del tossicodipendente in attesa di acquistare la sua “dose”, con giovane che non ha fornito una versione convincente per giustificare la propria presenza in loco.

In seguito, scavalcato il cancello della villetta, gli agenti si sono portati davanti all’appartamento, bussando sulla porta di ingresso ed intimando di aprire alla Polizia; tuttavia, le persone presenti si sarebbero barricate all’interno della casa per oltre un’ora, azionando ripetutamente lo sciacquone dello scarico del gabinetto e l’apertura dei vari rubinetti dell’acqua sanitaria, disfacendosi evidentemente di sostanza stupefacente in polvere; nel contempo, personale appostato sotto l’abitazione ha notato sporgersi, dalla finestra del bagno, un braccio che lanciava nel sottostante giardino diversi involucri.

Dopo innumerevoli  intimazioni ad aprire alla Polizia, l’uscio è stato schiuso, forse avendo anche udito la sirena dei Vigili del Fuoco che nel frattempo stavano intervenendo per l’apertura dell’abitazione; all’interno la presenza di tre giovani che hanno posto una fattiva resistenza all’ingresso dei poliziotti, che li hanno comunque bloccati dopo una fase concitata avvenuta nel buio pesto.

La perquisizione domiciliare ha sortito esito positivo con il rinvenimento di diverse sostanze stupefacenti e dell’occorrente per il taglio ed il confezionamento: all’interno dell’abitazione gli agenti hanno rinvenuto un pezzo di hashish (forse dimenticato dai giovani che avevano operato una bonifica al buio), nonché buste in cellophane termosaldate ed aperte sui lati, intrise di cocaina, di marijuana e di hashish, diversi trita marijuana, un coltellino a serramanico intriso di hashish; all’esterno dell’abitazione, altra droga.

Tutte le sostanze stupefacenti sono state sottoposte con esito positivo a narcotest presso il locale Gabinetto di Polizia Scientifica; il tutto è stato sottoposto a sequestro penale a carico dei tre fermati, tutti incensurati, indagati in stato di libertà per la detenzione in concorso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, “essendo chiaro che la varietà di droga, la detenzione del necessario per prepararla e la suddivisione in dosi erano il chiaro sinonimo che non si trattasse di stupefacente detenuto per uso personale, bensì droga detenuta per soddisfare varia tipologia di tossicodipendenti, assicurando una grande varietà di scelta”.

“Dopo le incombenze di rito e la sottoposizione ai rilievi foto dattiloscopici i tre denunciati e la persona accompagnata per identificazione venivano immediatamente rilasciati”.


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