Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato la circolare che ammette alle agevolazioni nazionali anche le Zone Franche Urbane della Puglia. Ne dà
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato la circolare che ammette alle agevolazioni nazionali anche le Zone Franche Urbane della Puglia.
Ne dà notizia l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Loredana Capone che spiega: “Il Ministero dello Sviluppo Economico ha accolto la richiesta della Regione Puglia. Adesso attendiamo la modifica del decreto che permetterà anche alle nostre undici Zone Franche di essere ammesse allo strumento agevolativo nazionale”.
È quanto affermato nella stessa circolare in cui è scritto: “Stante la proposta della Regione di utilizzare per l’attuazione degli interventi lo strumento di agevolazione nazionale, il Ministero procederà alla modifica del Decreto, al fine di consentirne l’applicazione anche alle ZFU pugliesi”.
“Le risorse per finanziare questo programma di defiscalizzazione” – precisa Loredana Capone – “non sono statali ma regionali. La dotazione finanziaria destinata dalla Regione Puglia alle Zone Franche Urbane ammonta a complessivi 60 milioni di euro a valere sugli Apq (Accordi di programma quadro) ‘Sviluppo locale’ e ‘Aree urbane – Città del Fondo di Sviluppo e Coesione 2007-2013’.
Tra i centri della Capitanata beneficiari degli interventi spiccano: Foggia, Manfredonia, San Severo, Lucera. Potranno beneficiare delle agevolazioni le micro e piccole imprese già costituite e gli studi professionali, purché entrambi siano regolarmente iscritti nel Registro delle Imprese alla data di presentazione della domanda.
Ciascuna azienda (o studio professionale) potrà avvalersi degli aiuti previsti dal Decreto fino al limite massimo di 200.000 euro. Nel caso di imprese attive nel settore del trasporto su strada l’agevolazione non potrà superare i 100.000 euro.
Le imprese potranno beneficiare di esenzione delle imposte sui redditi, dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive e dell’Imposta Municipale Propria e potranno, inoltre, essere esonerate dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro indipendente.
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