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“MANFREDONIA la sua scelta l’ha già fatta chiaramente: il suo futuro è il turismo e da esso scaturiranno le opportunità economiche ed occupazionali per questo territorio. E’ un controsenso andare diametralmente nella direzione opposta non rispettando il parere sovrano dei cittadini”. Così Michele De Meo, Presidente dell’Agenzia del Turismo di Manfredonia, interviene sulla paventata ipotesi di installazione al largo del Golfo sipontino di unimponente impianto di eolico off shore (2 i progetti,ndr), sulla quale da giorni si discute animatamente e che sta innescando la mobilitazione della società civile.
“Il dissenso della città è giusto e giustificato – afferma De Meo-. Manfredonia ha già pagato a caro prezzo lo scotto di scellerate scelte decise ed imposte dall’alto, vedasi l’Ex Enichem che al territorio, aldilà dell’effimero ed ingannevole beneficio economico iniziale, ha prodotto solo danni e mortificazioni per la propria gente e per le vere potenzialità. Quelle scelte hanno sì compromesso un coerente ed armonico sviluppo per Manfredonia, ma non tutto è perduto. Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. In pochi mesi – aggiunge il Presidente – abbiamo dimostrato che l’ultima chance che resta a questo territorio per arrestare la drammatica emorragia economica ed occupazionale, è indubbiamente il turismo. Sicuramente tanto c’è ancora da fare per rendere maggiormente performanti l’ospitalità e l’accoglienza, ma abbiamo iniziato e siamo a buon punto. Ma, il progetto del mega parco eolico off shore è assolutamente incompatibile con questo virtuoso percorso da noi intrapreso. Stavolta non baratteremo il nostro territorio e le sue peculiarità per un piatto di lenticchie che non garantisce affatto un futuro migliore alle prossime generazioni”.
Il Presidente De Meo è netto nel confermare la posizione dell’Agenzia del Turismo. “Non possiamo e non dobbiamo restare muti ed inermi al cospetto di questa tetra prospettiva. Ribadiremo in ogni sede questo no forte e chiaro. Il vento spirerà sul Golfo non per alimentare queste enormi torri, che cancellerebbero per sempre la bellezza del nostro territorio, ma per far sventolare le bandiere di qualità turistica (Blu per il mare e Verde per i servizi) e per permettere alle vele delle barche ed ai windsurf di solcare il nostro mare. Non di secondo piano – conclude – gli altissimi rischi per il settore pesca che fornisce il prodotto principe della nostra enogastronomia e che rende celebri ed attrattivi i ristoranti di Manfredonia”.
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