Il “decreto del fare”, approvato dalla Camera, prevede sensibili riduzioni dei finanziamenti all’appalto di pulizia nelle scuole. Scarseggiano le riso
Il “decreto del fare”, approvato dalla Camera, prevede sensibili riduzioni dei finanziamenti all’appalto di pulizia nelle scuole. Scarseggiano le risorse economiche e ci si ritrova a fare come con la famosa coperta troppo corta: si copre da una parte, ma si scopre dall’altra. E’ evidente come possano essere aumentati i disagi che si ritrovano a vivere e fronteggiare gli ex Lsu Ata del comparto scolastico. Difficoltà che restano insormontabili se non si concorre, ognuno da par suo, per risolvere problemi che sono sicuramente riferiti all’ambito professionale di migliaia di italiani, ma che altrettanto sicuramente hanno pesanti ricadute sul tessuto sociale delle città.
I Comuni sono autentiche frontiere, non fosse altro perché restano gli unici saldi riferimenti per la cittadinanza, ciò anche a dispetto dell’impotenza a cui troppo spesso sono costretti. Anche a Manfredonia la situazione è preoccupante ed il Sindaco, Angelo Riccardi, ha chiesto la collaborazione del Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, e della Ministra dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza. E’ a loro che si rivolge perché è frustrante provare ed esprimere solidarietà verso i propri concittadini senza poter offrire un aiuto concreto. Quell’aiuto che sarebbe necessario e vitale, ma che abbisogna di soluzioni da parte del Governo.
“L’Amministrazione Comunale di Manfredonia – si legge nella lettera di Riccardi – segue con preoccupazione, tra le altre, anche la vertenza dei lavoratori ex Lsu Ata della scuola che denunciano il lento ma progressivo peggioramento della propria situazione lavorativa”.
Forte il grido d’allarme lanciato a chi, non per proprio dolo, non vive direttamente e quotidianamente le difficoltà dei primi cittadini nel troppo spesso vano tentativo di essere d’aiuto alla proprie comunità. “Per i circa 170 lavoratori, operanti nelle scuole cittadine, si prospetta il rischio – continua la missiva – non soltanto della perdita del lavoro, ma anche dello stesso livello di reddito: chi non sarà licenziato, va incontro ad una forte riduzione delle ore di attività e, quindi, della retribuzione quale effetto della gara Consip, conclusasi con un fortissimo ribasso rispetto al prezzo a base d’asta”.
Già, le gare Consip: l’esternalizzazione (prevalentemente verso soggetti quali cooperative e consorzi) nell’affidamento dei servizi di pulizia e di tutti quelli tesi al mantenimento del decoro e della funzionalità degli immobili scolastici. Una procedura che ha reso ancora più precari i lavoratori che prestano il proprio servizio nell’ambito scolastico.
“In una situazione di permanente insicurezza, in cui persino l’erogazione della cassa integrazione è spesso in discussione, non possiamo permetterci di aggiungere precarietà a disoccupazione, in uno stato di crisi persistente che pregiudica il pur basso tenore di vita delle famiglie di tali lavoratori. Per questi motivi – chiude il Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, nella sua nota – chiediamo al Governo di compiere ogni sforzo perché questa vertenza possa avere un positivo esito, diverso da quello temuto dalle lavoratrici e dai lavoratori e confidiamo nella sensibilità del Governo stesso nei confronti delle problematiche sociali”.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia
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