Vogliamo tutelare un patrimonio ambientale ricco di risorse o diventare una terra di nessuno svenduta al “miglior” offerente?" E' questo l'interrogat
Vogliamo tutelare un patrimonio ambientale ricco di risorse o diventare una terra di nessuno svenduta al “miglior” offerente?” E’ questo l’interrogativo che si è posto il coordinamento delle associazioni locali riunitesi a Manfredonia per fare il punto della situazione sulle problematiche ambientali che attanagliano il territorio. Sul banco degli imputati l’ipotesi trivellazioni al largo del Gargano per la ricerca di idrocarburi e il Parco eolico off-shore nel Golfo di Manfredonia. “Un confronto – hanno detto – che sarà esteso a tutte le espressioni attive del territorio, con l’obiettivo di cercare insieme di intervenire in maniera compatta e preparata, se necessario anche con la mobilitazione pubblica, su queste decisioni che spesse volte, per interessi economici o per inadeguatezza delle Istituzioni, non seguono i diritti democratici di partecipazione popolare, sebbene tutte le conseguenze di questi progetti ricadranno proprio sulla vita delle comunità locali e soprattutto sul futuro delle nuove generazioni. La storia del nostro territorio porta ancora le ferite di un passato segnato dagli impatti ambientali di strutture, come l’EniChem, che hanno già danneggiato questa straordinaria, unica e fragile nicchia ecologica mediterranea. Ancora oggi non si riesce ad adottare soluzioni definitive per le enormi problematiche connesse”.
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