Quest’anno è aumentato il numero dei richiedenti il contributo straordinario concesso con fondi comunali per gravi emergenze e difficoltà. Esattamente
Quest’anno è aumentato il numero dei richiedenti il contributo straordinario concesso con fondi comunali per gravi emergenze e difficoltà. Esattamente cento sono state le domande in più rispetto allo scorso anno. Siamo passati infatti dalle 785 dello scorso anno alle 885 di quest’anno. Gli ammessi sono stati 630, notevolmente di più rispetto ai 517 dello scorso anno. I Servizi Sociali hanno elaborato, sulla base delle domande pervenute, anche alcuni dati sulle condizioni familiari e socioeconomiche dei richiedenti.Gli anziani che hanno presentato domanda sono 160, i disabili 129. Il resto (596) sono nuclei familiari e persone singole. Le famiglie monogenitoriali sono 158, circa il 50% delle famiglie con minori. Si tratta di madri sole (vedove, nubili o separate) con figli. Altro dato importante sono le domande presentate da persone sole (178), di cui 127 da parte di donne.
Significativa è l’età dei richiedenti: il 50% è costituito da persone che si trovano in una fascia anagrafica compresa tra i 31 ed i 50 anni. Seguono le persone da 51 a 65 anni. Quasi uguale il numero di coloro che hanno oltre i 65 anni e coloro cha vanno dai 18 a 30 anni.
Poco meno della metà dei richiedenti vivono in casa in locazione. Circa 100 in abitazioni popolari o in uso gratuito. Ma sono ben 105 i nuclei familiari (prevalentemente madri nubili con figli) che vivono con la famiglia di origine.
I richiedenti il contributo straordinario con invalidità (dal 40% al 90%) o con patologie gravi sono 133. Le domande presentate da stranieri sono 15 e quelle di coloro che hanno pene detentive domiciliari sono 14.
I dati sono sempre riferiti al numero delle domande e non possono avere un valore assoluto. Costituiscono comunque un elemento significativo di analisi.
“I Servizi Sociali hanno svolto un lavoro di analisi importante – dice l’Assessore Paolo Cascavilla – per fotografare meglio i bisogni di una fascia consistente della popolazione. Alcuni elementi sono importanti. E giustificano le priorità stabilite dalla Pubblica Amministrazione: le famiglie monogenitoriali, le gravi patologie, particolari eventi dannosi che hanno compromesso l’equilibrio familiare. Due dati mi preme sottolineare: le donne sole con minori, ben 158. E l’altro è quello dei 105 nuclei che vivono con la famiglia di origine. Sono forme di povertà cui prestare attenzione. E non si tratta di utenti storici, come si dice, ma nuove fasce di popolazione che chiedono aiuto e soprattutto percorsi di autonomia e possibilità di lavoro”.
Il Sindaco, Angelo Riccardi, ha letto attentamente i dati e li analizza così: “Un lavoro interessante, quello realizzato dal Servizio Sociale comunale. E anche se i dati si riferiscono alla fascia della popolazione che ha richiesto il contributo straordinario, sono da valutare con attenzione. Per venire incontro alle nuove esigenze quest’anno abbiamo aumentato la somma messa a disposizione: circa 30.000 euro in più rispetto allo scorso anno. Tutti fondi comunali. Ci rendiamo conto però che il nodo fondamentale è lo sviluppo ed è su questo versante che dobbiamo moltiplicare gli sforzi, anche per sostenere il lavoro del Servizio Sociale, che deve concretizzarsi in percorsi di autonomia, raggiungibile solo con il lavoro”.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia
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