Continua la polemica a distanza tra il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi e l'assessore regionale alla Salute, Elena Gentile, sul declassamento d
Continua la polemica a distanza tra il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi e l’assessore regionale alla Salute, Elena Gentile, sul declassamento dell’ospedale San Camillo de Lellis. Alla domanda: a Riccardi non è ancora passato il mal di pancia causato dal ridimensionamento del nosocomio, Gentile ha replicato così. ‘mi dispiace per lui, potrei invitarlo in una delle gastroenterologie foggiane che offrono livelli standard elevati, per curarsi il mal di pancia. Il sindaco di Manfredonia – ha aggiunto l’assessore – non ha colto il senso e la prospettiva della sfida. Bisogna abbandonare i luoghi comuni e la retorica del populismo. L’ospedale di Manfredonia si trova tra due colossi della sanità: Casa Sollievo e Policlinico di Foggia, e pertanto deve essere in grado di offrire un livello di servizi indispensabile per la comunità. Forse siamo ancora arroccati all’idea degli ospedali provinciali, quelli che forse dovevano assicurare le specialità di base. Mi dispiace per Riccardi, ma noi andiamo oltre’. Immediata la replica del sindaco. ‘L’assessore Gentile ha perso una grande occasione per stare zitta. Mandare segnali di affetto ad una comunità – ha detto Riccardi – è utile solo se si mantengono gli impegni. A Manfredonia, dopo il punto nascita, chiude anche pediatria. La Gentile dovrebbe dare risposte a queste cose, non alle chiacchiere. Non può accusarmi di provincialismo. A lei vorrei ricordare che in Puglia due settori vanno a gonfie vele: le mercerie per i tagli di nastro che fa con Vendola, e le cave di pietra per la posa delle prime pietre. La verità è un’altra, la Capitanata ha bisogno di fatti concreti, e la realtà dice che in Puglia abbiamo una pessima sanità’.
Saverio Serlenga
false
COMMENTI