DOPO LA STANGATA DI MANFREDONIA, GLI AMBULANTI ANDRIESI ANCORA A RISCHIO

Dopo la stangata subita nel comune di Manfredonia da centinaia di ambulanti, tra i quali la stragrande maggioranza provenienti dalla città di Andri

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Dopo la stangata subita nel comune di Manfredonia da centinaia di ambulanti, tra i quali la stragrande maggioranza provenienti dalla città di Andria, i quali con il cambio della giornata di svolgimento di mercato hanno subito danni inestimabili arrivando addirittura e lasciare quei posti costati fatica e sudore, nell’indifferenza assoluta di amministratori del territorio, politici e tutti quanti, a parole, dicono di essere ogni giorni impegnati per la difesa del lavoro, dopo 19 anni esatti un altro comune ci riprova ed ecco che l’altro famoso e importante mercato cioè quello settimanale di Matera che si svolge il sabato dove sono concessionari di posteggio tantissimi ambulanti andriesi e della Bat, corre il serio rischio di essere letteralmente buttato nella zona Paip con altri enormi danni per una categoria allo stremo delle proprie forze e considerata solo ed unicamente quando deve portare voti a palate, a destra e a sinistra.

OggiAggiungi un appuntamento per oggi, lunedì 15 luglio, alle ore 16,30, presso il comune di Matera ci sarà un importante incontro nel corso del quale si discuterà proprio della deliberazione di Giunta comunale che ha proposto al Consiglio comunale lo spostamento del mercato settimanale del sabato dal rione San Giacomo alla zona denominata “Primo ampliamento Paip”.

Una decisione che oggiAggiungi un appuntamento per oggi come diciannove anni fa non va giù agli ambulanti e alle loro Associazioni di Categoria e a tal proposito il Vice-Presidente di Unimpresa Puglia, Savino Montaruli, che parteciperà all’incontro di questo pomeriggio a Matera, ha dichiarato: “la storia si ripete e non possiamo tollerare che in questo particolare momento storico si possano assumere altre decisioni azzardate, non condivise e condizionate da interessi estranei alla garanzia del lavoro. Come Associazione di Categoria abbiamo proposto una moratoria almeno fino al 2017 allorquando entrerà in vigore la norma che rischia di far definitivamente sparire questo settore cioè il completo recepimento della Direttiva Bolkestein cioè il Decreto Legislativo numero 59/2010; un’altra iattura studiata a tavolino per favorire anche sui mercati i grandi gruppi economici che li monopolizzeranno a discapito delle piccole imprese esattamente come accaduto per gli ipermercati, con l’ausilio di rinnovate e sempre attive complicità più o meno occulte”.

 

Tornano alla questione Matera, il Sindaco Salvatore Adduce e l’assessore comunale alle Attività Produttive, Silvia Vignola avrebbero dato mandato al dirigente del settore gestione e governo del territorio di predisporre tutti gli atti necessari a rendere operativo il trasferimento nella zona Paip.

Proprio il Sindaco di Matera, con un orgoglio a nostro avviso infondato e insensato, continua ad affermare di volersi pregiare di una decisione storica cioè quella del trasferimento del mercato del sabato liberando, dopo almeno venti anni, il quartiere San Giacomo ed i quartieri limitrofi dai disagi che la presenza delle numerose bancarelle provoca, senza pensare minimamente alle ripercussioni che ciò avrebbe sul servizio reso ai cittadini qualora il trasferimento dovesse verificarsi, cosa per nulla scontata né semplice.

 

Anche a tal proposito abbiamo raccolto altre dichiarazioni del Vice-Presidente regionale di Unimpresa che ha detto: “a fronte della paventata decisione di trasferire il mercato vengono addotte motivazioni del tutto strumentali in quanto quelle condizioni di disagio lamentate nell’attuale zona dove si svolge il mercato cioè via Trabaci, via G. Da Venosa, via Meucci e parte di via don Sturzo, sono dovute ad un’incapacità di controllare adeguatamente l’area mercatale creando in alcune strade di importante scorrimento del traffico, quali via Dante, via La Martella, via Nazionale, condizioni di disagio dovute alla sosta selvaggia delle auto degli avventori e al blocco della circolazione veicolare, quindi nessuna colpa addebitabile ai commercianti ambulanti ma solo necessità di rivedere l’intero assetto organizzativo e logistico all’interno dell’area mercatale e nelle aree limitrofe. Stiamo parlando, in fondo, di un mercato di appena 221 stalli per una lunghezza di poco più di un chilometro e mezzo – ha proseguito il Vice-Presidente regionale di Unimpresa Savino Montaruli – quindi se non si riesce a gestire un piccolo mercato di servizio come questo allora significa che qualcosa non funziona in altri ambiti e sono quelli gli ostacoli che vanno rimossi quindi la soluzione non è affatto quella di distruggere uno storico mercato relegandolo nell’estrema periferia cittadina”.

 

Il trasferimento del mercato del sabato quindi al di fuori delle zone residenziali è un atto assolutamente intollerabile ed improponibile e sarà osteggiato in tutti i modi perché è impensabile che si possa operare al di fuori del centro urbano violando altresì anche la vigente legge regionale e questa sembra essere una posizione comune a tutte le Associazioni di Categoria rappresentative del Settore, che si incontreranno oggiAggiungi un appuntamento per oggi a Matera.

 

Proprio le Associazioni di Categoria della Puglia non sono affatto convinte neanche dei metodi utilizzati per sondare opinioni e umori in quanto ritengono si sia perso solo tempo con un forum sul sito internet del Comune e addirittura con un incarico affidato ad un soggetto esterno non si sa bene per fare cosa; un’indagine che avrebbe coinvolto telefonicamente appena 500 cittadini residenti nell’area mercatale i quali, ovviamente, si sono espressi per il trasferimento così come non si capisce come sia stato espletato quello che verrebbe definito “un percorso di condivisione con tutti i soggetti economici coinvolti per comprendere meglio le loro esigenze” dal momento che di questo percorso non se ne sa nulla né di quale sia stata la condivisione.

 

In ogni caso questo pomeriggio alle ore 16,30 a Matera ci sarà la riunione e siamo certi che non sarà un incontro di quelli alla vogliamoci bene perché la decisione da assumere è di un’importanza vitale per la sopravvivenza del mercato di Matera.

 

Proprio in considerazione dell’importanza dell’incontro, dal nostro territorio saranno numerosi i rappresentanti sindacali che partiranno per la volta di Matera tra i quali oltre al citato Vice-Presidente di Unimpresa Puglia anche il Presidente di Categoria di Unimpresa Bat, Raffaele Di Bari e rappresentanti di altre Sigle sindacali.

 

Un’altra difficile battaglia sindacale che sarà combattuta con la stessa tenacia, energia e perseveranza di tutte le altre anche se non sarà per nulla facile ma le argomentazioni a favore dei commercianti e dei cittadini che non vogliono il trasferimento del mercato sono tante e tutte fondate. Dipenderà sia dall’Amministrazione comunale ma anche da alcuni immancabili occulti sostenitori – affiancatori che, spesso celandosi dietro mentite spoglie, da un lato avallano e dall’altro si mostrano contrari ma questa è una specie di animale che ormai ha messo radici ed è la più difficile da individuare e da debellare ma sarà smascherata, anche questa volta.

 

Intanto la questione Manfredonia non è ancora andata in soffitta e mentre regna il caos più assoluto con tante rinunce e cessioni o cessazioni di posteggio, proprio da Andria starebbe per partire il Ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Anche in questa circostanza gli andriesi sembranp essere i meno arrendevoli e vanno avanti per la loro strada a difesa dei Diritti, delle Persone e delle Imprese.

 

Andria, 15/07/2013

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