Provincie: la consulta boccia taglio e riforme

Con sentenza odierna, la Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della riforma delle Province contenuta nel decreto Salva Italia e il lo

MATTINATA, SPIAGGIA IRRICONOSCIBILE
“Governo dia risposte sul grano, lo chiedono 500mila consumatori”. A Foggia la marcia dei cerealicoltori
Mercatino rionale in fase di trasferimento

Con sentenza odierna, la Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della riforma delle Province contenuta nel decreto Salva Italia e il loro riordino, che ne prevede la riduzione in base ai criteri di estensione epopolazione. Non e’ materia da disciplinare con decreto legge, come stabilito i giudici costituzionali.

Riorganizzazione territoriale degli uffici giudiziari, salva sede Urbino.

La Corte costituzionale ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148, del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155, e del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156, come sollevate dai Tribunali di Pinerolo, di Alba, di Sala Consilina, di Montepulciano e di Sulmona con le ordinanze di rimessione esaminate all’udienza pubblica del 2 luglio 2013 ed alla camera di consiglio del 3 luglio 2013.

La Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del decreto legislativo n. 155 del 2012, limitatamente alla disposta soppressione del Tribunale di Urbino (reg. ord. n. 66 del 2013).

La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Regione Friuli Venezia-Giulia con il ricorso n. 179 del 2012.
false

COMMENTI

WORDPRESS: 0