Quattromila chilometri per l’affido condiviso

Antonio Borromeo è stato ricevuto questo pomeriggio, in Municipio, dal Vicesindaco Matteo Palumbo, che ha fatto gli onori di casa per conto del Sindac

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Antonio Borromeo è stato ricevuto questo pomeriggio, in Municipio, dal Vicesindaco Matteo Palumbo, che ha fatto gli onori di casa per conto del Sindaco Riccardi. Il primo cittadino sipontino ha accettato l’invito rivoltogli da questo padre che sta facendo parlare di sé per la tenacia, la risolutezza e la determinazione con cui sta cercando di sensibilizzare su un tema tanto delicato quanto attuale: l’affido condiviso dei figli.

Il signor Borromeo ha 46 anni, viene da Vasto ed è un ex educatore ed insegnante di pianoforte che, dopo la separazione da sua moglie, vive con profondo disagio lo status di tanti genitori italiani separati che non vedono applicare quanto disposto dalla legge 54/2006 sulla disciplina dell’affido condiviso della prole. Ha così  deciso di raggiungere la Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo a piedi, partendo dalla propria città natale il 25 aprile scorso sino a percorrere oltre quattromila chilometri, fermandosi in una quarantina di città italiane per portare all’attenzione di tutti quanto può essere difficile vedere difesi i diritti della bigenitorialità.

“Mi batto pacificamente perché la legge sul “condiviso” 54/2006 non viene applicata. Nel mio caso era stata applicata, poi hanno affidato il bambino alla mia ex moglie. In appello mi è stato restituito quello che è un diritto – ha detto Antonio Borromeoperò lì sono cominciati i guai perché era un affidamento condiviso ma le modalità erano quelle dell’affido esclusivo. Cioè potevo vedere il bambino il martedì e il giovedì per cinque ore: un arco temporale così breve che tra i compiti con lui, qualche gioco, una visita ai parenti, il ritorno a casa per cucinare, cenare e riportarlo alla madre… non riesco a dargli quello che vorrei e ciò che un genitore responsabile dovrebbe trasmettere al suo figlio: insegnamenti, ma anche abbracci, coccole ed un mare di attenzioni”.

“Se affido condiviso deve essere, che lo sia per davvero. I bambini hanno bisogno di entrambi i genitori – la considerazione del Vicesindaco Palumboed invece succede, a volte, che si penalizzano i papà, venendo meno ad un equilibrio che dovrebbe essere garantito ed è per certi versi aggirato”.

“Quando si arriva alla decisione di separarsi – dice Angelo Riccardicominciano troppo spesso autentici conflitti in cui soccombono tutti, nessuno escluso: in primis i figli, che vengono contesi a colpi di carte bollate, di avvocati, di sentenze su sentenze. Per quanto non nasconda che ci sono alcuni passaggi della petizione che non riscuotono il mio incondizionato sostegno, convengo tanto sulla necessità che vi sia una concreta applicazione dell’affido condiviso quanto sulla opportunità di costituire un tribunale specializzato che sia composto da giudici con un’alta formazione degli operatori”.

Tra questi molteplici chiaroscuri, l’affidamento condiviso resta una grande opportunità, per i genitori, di dimostrare ai figli l’amore e il senso di responsabilità che li tiene legati, a prescindere dalla vicenda della separazione. Antonio trascorrerà la serata a Manfredonia e ripartirà domani, mercoledì 5 giugno 2013, alla volta di San Giovanni Rotondo. In bocca al lupo a lui ed a tutti i genitori che si riconoscono nel suo grande amore per il figlio, in particolar modo se questo immedesimarsi avviene per esperienza diretta.

 

Ufficio Stampa e Comunicazione – Comune di Manfredonia

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