La situazione di incertezza istituzionale che vive il Paese troverà qualche elemento di maggiore speranza dopo la elezione del nuovo Presidente della
La situazione di incertezza istituzionale che vive il Paese troverà qualche elemento di maggiore speranza dopo la elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Tuttavia non si possono sottacere, di fronte alle drammatiche condizioni sociali che coinvolgono in modo sempre più diffuso la popolazione, le incapacità dell’intera classe politica attuale di dare risposte responsabili e tempestive per governare con credibilità ed efficacia il cambiamento necessario.
L’auspicio di tutti i cittadini è che l’Italia abbia urgentemente un nuovo governo che si assuma il compito di affrontare con autorevolezza la crisi. I problemi sul tappeto sono noti e prima di ogni altra cosa urge dare ossigeno alle attività economiche e lavorative e alla funzionalità della nostra democrazia.
Destano preoccupazione le divisioni e le azioni di contrasto che puntano tra gli schieramenti politici e nei partiti a ristabilire e semmai confermare logiche e pratiche del passato nel disegnare equilibri di influenza e nel prefigurare gli scenari futuri dell’esercizio del potere politico. Tutto sembra ancora condizionato da personalismi e tatticismi che niente hanno a che vedere con il bisogno di dare al Paese una politica e una funzionalità delle Istituzioni fondate sul perseguimento dell’interesse comune e su regole etiche e morali realmente condivise.
A questo complesso scenario nazionale del dopo voto stanno purtroppo corrispondendo, anche nel nostro territorio, modalità e situazioni orientate verso un maggiore isolamento e un più marcato accentramento autoreferenziale nell’attività dei partiti e delle Istituzioni locali.
In Capitanata e a Manfredonia occorre dare chiari riscontri alla domanda di rinnovamento e di ricambio, manifestare sensibilità e aperture positive nel rilanciare l’azione e l’organizzazione dei partiti, anziché conservare per i soliti il potere decisionale e persistere nella chiusura pregiudiziale verso chi è fuori dai giochi e dai vincoli di appartenenza, comportamenti che hanno deteriorato la partecipazione e il confronto.
Perciò è arrivato il momento che i cittadini siano messi nelle condizioni di essere ascoltati con maggiore attenzione da chi in vari modi li rappresenta.
E’ questa l’azione che Città Dinamica intende realizzare con la promozione di momenti di confronto e con dei sit-in di Piazza per dare voce e occasioni di protagonismo attivo a quanti vogliano contribuire in prima persona al cambiamento.
L’Assemblea dei promotori e degli aderenti a Città Dinamica che avrà luogo martedì 23 aprile alle ore 19 presso il Centro ex ARV definirà gli aspetti organizzativi di questa presenza tra i cittadini, che prenderà il via sin dal prossimo mese di maggio.
Il portavoce: Vincenzo Leone
I coordinatori: Luisa Buonpane e Matteo Trotta
COMMENTI