Giornate FAI di Primavera

Le Giornate Fai di Primavera del 23 e 24 marzo 2013 hanno fatto registrare al Castello-Museo Nazionale di Manfredonia un’affluenza complessiva di circ

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TORNANO LE GIORNATE "FAI DI PRIMAVERA"
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Le Giornate Fai di Primavera del 23 e 24 marzo 2013 hanno fatto registrare al Castello-Museo Nazionale di Manfredonia un’affluenza complessiva di circa 1600 visitatori tra scolaresche, famiglie, giovani, adulti, un gruppo di 21 rifugiati politici residenti a Manfredonia di nazionalità marocchina, tunisina, pakistana.

Il flusso maggiore si è avuto domenica, complice la splendida giornata di sole che ha favorito la passeggiata tra cortili, camminamenti, terrazzi affacciati sullo splendido golfo della città.

Il pubblico ha mostrato di apprezzare l’offerta culturale arricchita per l’occasione di un percorso inedito, com’è nella tradizione del Fai che nelle Giornate di Primavera propone la fruizione di monumenti, luoghi e siti archeologici abitualmente inaccessibili. E’rimasto anche piacevolmente colpito dalla qualità del servizio di visite guidate svolto dagli studenti dell’Istituto Tecnico Economico Statale “G. Toniolo”  che, nelle vesti di apprendisti ciceroni, hanno accompagnato i visitatori a fruire delle raccolte archeologiche tra le mura del castello. Il percorso archeologico ha spaziato tra la mostra “Pagine di pietra”e  “ I Tesori dal mare”, a piano terra, e le esposizioni allestite al piano superiore,” Siponto una città abbandonata nel Medioevo” e “Venti del Neolitico – Uomini del Rame”, aperta in anteprima, aspettando l’inaugurazione ufficiale  programmata per il prossimo mese di maggio.

Le visite guidate si sono svolte con continuità dalle ore 9,00 alle 19,00 con la sola eccezione della pausa pranzo. Nell’attività sono stati coinvolti 20 alunni di tre classi dell’I.T.E “ G. Toniolo”  la IV D Programmatori, la IV D Igea  e la  V D Igea,  guidati dalla docente di Lettere, Carlotta Fatone,  che ha assistito i suoi allievi per tutta l’attività didattico-formativa, dalla preparazione a scuola  agli incontri al museo, coinvolgendoli, sostenendoli nei momenti di crisi, alimentando l’entusiasmo che ha potuto sprigionarsi positivamente durante il confronto diretto con il pubblico.

Al Servizio Educativo del Museo il merito di aver sostenuto l’iniziativa e di aver creduto (come sempre) nei giovani e nella scuola.

Funzionario Archeologo
Dott. Ginevra d’Onofrio       

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