Sono partite ieri da Manfredonia e San Marco in Lamis, le prime lezioni di “Parcogiochi”, il primo progetto di Educazione Ambientale d
Sono partite ieri da Manfredonia e San Marco in Lamis, le prime lezioni di “Parcogiochi”, il primo progetto di Educazione Ambientale del Parco Nazionale del Gargano rivolto agli studenti della scuola primaria per l’anno scolastico 2012/2013 che, nei prossimi mesi,vedrà coinvolti ben 1119 bambini di 53 classi.
L’Ente Parco Nazionale del Gargano consapevole del ruolo fondamentale svolto dalla scuola nella formazione delle coscienze e della cultura, si ritaglia con questo progetto un ruolo di intermediazione fra gli studenti e le istituzioni, per trasmettere agli studenti di Scuola Primaria i concetti della Eco-Sostenibilità e gli impegni per la diffusione di una cultura della tutela dell’ambiente come bene comune e valore trasversale. “Parcogiochi” è un’iniziativa volta a creare reti di scuole che approfondiscano lo studio dell’ecosistema bosco e dell’ambiente marino e ciò che maggiormente ne costituisce una minaccia, al fine di realizzare attività di tutela dell’ambiente in collaborazione con il Parco Nazionale del Gargano.
I bambini verranno guidati attraverso le attività educazione ambientale alla scoperta ed alla conoscenza del proprio territorio ed alla comprensione dei comportamenti utili alla protezione e alla gestione della natura. Le scuole aderenti all’iniziativa individueranno un albero, un bosco o un ambiente marino da adottare, ne studieranno la storia, le caratteristiche e le funzioni ed impareranno ad averne cura e a tutelarlo.
“Il grande entusiasmo ed il profondo interesse manifestato dai giovani studenti sono vere ed incommensurabili risorse per il futuro del nostro Gargano – dichiara il Presidente dell’Ente Parco, Avv. Stefano Pecorella-. La calorosa accoglienza del mondo della scuola è uno stimolo per tutti, in primis per me, a continuare ad impegnarsi e lottare per la tutela e la valorizzazione del nostro territorio e della sua area protetta. Solo sconfiggendo l’ignoranza si può vincere una battaglia di civiltà. Dunque, armiamoci di fame di conoscenza e di amore per la terra natia, valori che possono contribuire in maniera determinate a sconfiggere ogni attività speculativa volta all’impoverimento delle nostre comunità che produce pessimismo e la conseguente fuga di giovani e validi cervelli”.
Il percorso didattico si svilupperà in cinque fasi: attività in aula e laboratorio sulla tutela e la salvaguardia della biodiversità del Parco del Gargano e dell’arcipelago delle Isole Tremiti; attività sul campo per comprendere il significato di biodiversità; attivazione del concorso “Parcogiochiamo 2013, in cui i ragazzi dovranno realizzare materiali quali cartelloni, collages, cd rom, poesie, quaderni o quant’altro possa raccontare il percorso fatto insieme.
Le scuole dovranno, dunque, produrre degli elaborati artistici, letterari o di altra natura che rappresentino il bosco o l’area marina adottati, le sue funzioni, le minacce e le eventuali azioni di tutela.
Gli elaborati saranno valutati da un’apposita commissione che sceglierà il lavoro migliore e verranno poi esposti in occasione dell’evento finale del progetto che si svolgerà a Manfredonia presso il Castello Svevo a conclusione dell’anno scolastico.
La scolaresca vincitrice sarà invitata a partecipare all’evento conclusivo dell’iniziativa e partirà per un viaggio premio.
“I bambini sono i cavalieri del Parco, i migliori custodi del Gargano e di tutta l’aria protetta – ha evidenziato Pecorella-. Con questa esperienza di educazione ambientale cominciamo a tracciare un nuovo solco sul quale proseguire ed insistere durante i 365 giorni di tutti gli anni, non solo scolastici. La scuola rappresenta l’interlocutore ideale per l’Ente Parco, in quanto essa rappresenta il laboratorio dove si forgiano i cittadini e la classe dirigente ed è un ottimo collante per i rapporti con la società civile di ogni singola comunità. L’istituzione scolastica merita certamente maggiori attenzioni, così come le merita il Parco. Quindi, tra questi due soggetti può e deve nascere una proficua collaborazioni al fine di fornire le migliori risposte alle tante domande che quotidianamente pone la collettività. W la scuola, W i docenti, W i bambini”.
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