Continua la battaglia contro i “giganti del vento”

E’ di una settimana fa circa, la notizia che la Regione Puglia si è espressa, con parere negativo sul progetto presentato dalla società Parco Eolico M

Strisce blu, altri stalli in arrivo a Manfredonia nonostante il flop. “Residenti accerchiati e vessati”
TORNANO LE VISITE AL MUSEO DIOCESANO
Covid Italia, “per 1-2 mesi terapie intensive piene”

E’ di una settimana fa circa, la notizia che la Regione Puglia si è espressa, con parere negativo sul progetto presentato dalla società Parco Eolico Marino Gargano Sud S.r.l., per un parco eolico Offshore al largo di Manfredonia che consisterebbe in 95 turbine alte 90 metri con pale larghe 120 metri piantate nel golfo sipontino.

“Gli impatti sulle componenti ambientali in fase di realizzazione, esercizio e dismissione dell’opera o, ancora, le ripercussioni sull’avifauna, considerata la peculiarità a terra dell’area vasta presa in considerazione e sulle formazioni coralligene e di Cymodocea nella fase di realizzazione degli scavi, la documentazione e il progetto non hanno fatto sufficiente chiarezza”. Queste le dichiarazioni dell’assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, in seguito alla valutazione della commissione VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale) Regionale che poi prosegue: “Senza contare il fondamentale dato sull’impatto cumulativo di questo impianto sommato alle altre proposte presentate da altre società per la medesima area. Per tutta questa serie di motivazioni il parere negativo del Comitato rimane confermato”.

Giudizio, questo, perfettamente in linea con il disappunto degli operatori economico-turistici delle coste garganiche, tanto più a Manfredonia, vista la tanto evocata inclinazione turistica del territorio sipontino ancora non del tutto emersa; territorio erede di scelte ritenute non idonee e di disastri ambientali ancora in fase di bonifica e discussioni (vedi caso Enichem). Rilievi purtroppo però non vincolanti, come confermato da Ercole Maria Guerra, Consigliere nazionale Italia Nostra, che in una sua recente nota ha denunciato“il via libera, da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a tre parchi eolici offshore su tratti di mare antistanti al Gargano: un parco eolico offshore tra Cagnano Varano e Ischitellla, formato da 67 aereogeneratori, un parco eolico offshore antistante la costa dei comuni di Rodi Garganico e Ischitella formato da 35 aereogeneratori e infine il “parco eolico marino Gargano sud” antistante la costa dei comuni di Manfredonia, Mattinata e Monte Sant’Angelo oltre che Zapponeta e Margherita di Savoia, su un’area marina di 83.000 mq”.

Ricordiamo che già nel 2010 il Golfo di Manfredonia era stato ad un passo dall’ospitare un parco eolico; un progetto simile fu presentato, infatti, da Trevi, ma bocciato dal Governo Centrale, che accolse i rilievi negativi della Regione. Chiamano “Sindrome di NIMBY” (non nel mio giardino) l’atteggiamento di protesta delle comunità contro opere (soprattutto impianti di energia da fonti rinnovabili) che, seppur utili, vengono rifiutate perché si teme possano avere un impatto negativo, innanzitutto estetico, sui territori destinati a ospitarle.

Eppure a sentire le istanze degli uomini e delle Istituzioni di Capitanata non sembrerebbe questo il caso, viste le ripercussioni sulle rotte migratorie per l’avifauna (presenza dell’Oasi Lago Salso), gli effetti negativi sulla pesca e sul turismo che quest’impianto potrebbe provocare; pertanto dopo la guerra alle trivelle al largo delle Isole Tremiti, continua ora la battaglia politica, dell’associazionismo ambientale e delle Istituzioni pugliesi nei confronti dei “giganti del vento”. Intanto, in attesa del parere della Commissione VIA Nazionale, del Ministero dell’Ambiente, la cui procedura è attualmente in istruttoria tecnica e di cui si suppone l’esito a maggio 2013, è in corso una petizione lanciata dai movimenti Italia Nostra Gargano, Lipu, Altura e Comitato in difesa del mare, che chiedono aiuto per dire NO ai progetti eolici offshore di fronte alle coste del Gargano.

Luisa Buonpane

COMMENTI

WORDPRESS: 0