Sono cominciati da pochi giorni i lavori di risanamento e di sistemazione esterna relativi alla ex cava Gramazio, un progetto che prende le mosse dal
Sono cominciati da pochi giorni i lavori di risanamento e di sistemazione esterna relativi alla ex cava Gramazio, un progetto che prende le mosse dal bando di gara regionale per il finanziamento dei “Programmi Integrati di Riqualificazione Urbana” (P.I.R.P.).
E’ prevista la messa in sicurezza del fronte roccioso della cava dismessa e la sistemazione generale dell’area, in uno stato di completo abbandono e interessata da un degrado generalizzato che l’ha resa una discarica a cielo aperto. Il progetto definitivo del Comune di Manfredonia è stato integrato da una serie di proposte migliorative da parte dell’impresa aggiudicataria. Dopo il rilievo topografico, sono seguite le indagini geognostiche e l’analisi della parete rocciosa per verificarne la stabilità.
Si stanno effettuando la rimozione e la modellazione della roccia con mezzi meccanici appositi per limitare le vibrazioni e contenere il rischio di crollo o danneggiamento. Per la prima volta a Manfredonia stiamo assistendo all’opera di rocciatori che verificano la stabilità, rimuovendo le situazioni di pericolo. La parete sarà rivestita con reti in acciaio rivestite con pvc, che si mimetizzeranno con il colore della roccia.
“Continua l’impegno dell’Amministrazione, nonostante le non poche difficoltà che si incontrano ogni giorno, a perseguire l’obiettivo della rigenerazione urbana – ci spiega l’Assessore alla Pianificazione Urbanistica e Assetto del Territorio, Matteo Palumbo – per eliminare quanto più è possibile, utilizzando fondi regionali e non solo, le molte situazioni di degrado che ci sono tutto intorno al perimetro della città consolidata”.
Saranno sistemate anche le aree a verde con un percorso pedonale che si snoderà sia sul limite superiore e sia su quello inferiore con un sentiero di un chilometro e mezzo circa, intervallato da piazzole per la sosta e per gli eventuali esercizi ginnici, panchine e cestini portarifiuti. Un vero e proprio corridoio ecologico per una fruizione che va oltre il mero ornamento estetico. Questo sentiero della salute incentiverà l’attività fisica di coloro i quali amano camminare.
Si utilizzeranno materiali del tutto naturali, quali pali in legno, panchine lignee o di pietra, pavimentazione in terra battuta e ghiaia. Lungo il tragitto verrà realizzata, oltre ad una palizzata che proteggerà i fruitori, anche una piccola siepe di delimitazione del percorso.
“Si tratta del primo intervento – afferma il Sindaco, Angelo Riccardi – che viene effettuato su quest’area degradata, teso a mettere in sicurezza i costoni rocciosi e ad eliminare tutti gli inerti pericolosi del fondo cava. In un secondo momento, quando partirà il P.I.R.P. vero e proprio, si interverrà anche per un’adeguata sistemazione di tutta l’area sulla quale si potrà operare solo quando sarà eliminato il vincolo del P.A.I. (Piano Assetto Idrogeologico). E’ impegno mio e dell’Amministrazione continuare a seguire con la massima diligenza le fasi successive”.
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