Aggressione alla commissione medica invalidi civili, arrestato il secondo responsabile

Gli uomini della Squadra di P.G. del Commissariato di P.S. di Manfredonia  in esecuzione della ordinanza di custodia cautelare nr. 2209/13 G.I.P. emes

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Gli uomini della Squadra di P.G. del Commissariato di P.S. di Manfredonia  in esecuzione della ordinanza di custodia cautelare nr. 2209/13 G.I.P. emessa dal G.I.P. di Foggia hanno tratto in arresto GELSOMINO Giovanni di anni 41, con precedenti penali per rapina, furto associazione per delinquere, estorsione, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. I reati contestati: lesioni aggravate in concorso.

I fatti risalgono al 19 febbraio scorso quando la Volante del Commissariato interveniva presso il poliambulatorio ASL di Manfredonia in quanto alcuni medici della commissione per il riconoscimento degli invalidi erano stati brutalmente aggrediti da due individui. Al momento dell’intervento degli agenti, i due aggressori si erano già allontanati, ma dalle prime dichiarazioni rese dalle persone presenti al momento dell’aggressione, si riuscivano ad identificare in GELSOMINO Giovanni  e suo cognato GIORDANO Gerardo quali responsabili dell’aggressione. A seguito della violenza subita, tre medici della commissione erano stati costretti a fare ricorso alle cure mediche, uno dei tre riportava ferite giudicate guaribili in 20 giorni ed aveva il volto tumefatto tale da renderlo quasi irriconoscibile. Durante l’aggressione, GELSOMINO e suo cognato  avevano scagliato all’indirizzo dei medici della commissione anche dei suppellettili dell’ufficio ed una sedia, che colpiva alle spalle uno dei medici componenti della commissione. La causa scatenante dell’aggressione era dovuta ad un parere negativo espresso dalla commissione per una pratica di riconoscimento di invalidità presentata dal GIORDANO. Dunque identificati gli autori dell’ignobile gesto, iniziavano sin da subito le loro ricerche, il  GIORDANO si consegnava spontaneamente poco dopo l’episodio delittuoso e veniva arrestato, mentre GELSOMINO si rendeva irreperibile.  Sulla scorta delle risultanze dell’attività investigativa svolta  dagli uomini del Commissariato ed a causa della gravità dei fatti, la dott.ssa Laura GUIDOTTI, P.M.  titolare delle indagini, richiedeva al G.I.P. l’emissione del  provvedimento restrittivo, nei confronti del GELSOMINO. Il G.I.P. dr. Domenico ZENO una volta condiviso pienamente l’impianto accusatorio nei confronti dell’indagato, disponeva  nei confronti del GELSOMINO, la custodia cautelare in carcere.

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