Nei giorni scorsi, il nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto di Manfredonia ha condotto, sia a mare che a terra, un’ operazione di p
Nei giorni scorsi, il nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto di Manfredonia ha condotto, sia a mare che a terra, un’ operazione di polizia volta al contrasto delle violazioni commesse in materia di pesca marittima. In particolare, l’attenzione è stata rivolta alla verifica dei sistemi di pesca utilizzati per la cattura del rossetto che, si ricorda, in base ad una recente disposizione ministeriale, può essere pescato unicamente con unità dotate di attrezzo denominato “sciabica da natante” o “circuizione senza chiusura”.
Durante tali controlli, invece, su due motopesca ispezionati sono state rinvenute altrettante reti a strascico munite di sacco con maglia cieca e quindi vietate, probabilmente utilizzate per la pesca del prelibato rossetto. A seguito di quanto accertato, è stato immediatamente elevato a carico dei comandanti delle due unità una sanzione amministrativa di 4mila euro ciascuno ed il sequestro dell’attrezzo difforme.
Nella stessa giornata, durante una verifica effettuata presso il locale mercato ittico, è stato rinvenuto, all’interno di un furgone parcheggiato nel piazzale antistante allo stesso, un retino contenente due chili di datteri di mare. Il conducente, titolare di una nota pescheria foggiana, è stato deferito alla competente autorità giudiziaria per violazione dell’art. 8, 3° comma, Reg. CE 1967/06 e art. 7, 1° comma, lett. C, D.Lgs. 4/12, che prevede l’arresto da due mesi a due anni o ammenda da 2mila a 12mila euro.
L’attività di repressione, posta in essere dagli uomini della guardia costiera sipontina contro gli illeciti in materia di pesca e commercializzazione illegale di prodotti ittici, proseguirà incessante, anche nei prossimi giorni, in tutta la provincia di Foggia, a tutela della fauna ittica e della salute degli inconsapevoli consumatori.
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