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Centrosinistra tra 30 e 35%. Pdl… Ecco come finiranno le lezioni

Partito Democratico tra il 30 e il 35%,  Pdl tra il 25 e il 30%, Lista Monti tra il 10 e il 15%, Movimento 5 Stelle tra il 20 e il 25%. È la prevision

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Partito Democratico tra il 30 e il 35%,  Pdl tra il 25 e il 30%, Lista Monti tra il 10 e il 15%, Movimento 5 Stelle tra il 20 e il 25%. È la previsione dei bookmaker sulle percentuali di voto dei principali partiti in vista dell’ormai prossimo appuntamento con le urne. Le ultime dal borsino, come riporta l’egenzia Agicos, dei bookmaker vedono un Bersani sempre più favorito migliorare la propria quota, scesa da 1.25 a 1.14 rispetto all’ultima variazione. Il leader del centrosinistra è l’unico candidato a migliorare sulla lavagna dei quotisti insieme a Berlusconi, che da 9.00 scende a 8.00. Precipita invece la quota sul Monti-bis: da 7.00 il premier uscente si gioca da oggi a ben 11 volte la posta. Si attesta invece a 29.00 Grillo e il suo Movimento 5 Stelle.
Ma venendo alle previsioni sulle percentuali di voto conquistate dai singoli partiti, il Pd dovrebbe attestarsi al 30-35% dei consensi (ipotesi quotata a 1.80), mentre sale a 2.30 l’ipotesi di una percentuale superiore al 35%.

Tra il 10 e il 15% (quota 1.85) dovrebbe attestarsi Mario Monti, ma la lista dell’ex presidente del Consiglio, secondo le previsioni dei bookmaker, potrebbe anche (quota 2.00) restare al di sotto del 10%. Tra il 25 e il 30% dovrebbe attestarsi invece il Pdl (ipotesi a 1.85), quota più alta (2.20) per più del 30% dei voti, mentre la Lega non dovrebbe superare il 4-6%. Per il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo si prevede invece un vero e proprio boom: almeno il 20-25% (quota 2.00), comunque non meno del 15-20% (a 2.50). Tra il 4-6% infine l’UDC (2.40) e Sinistra e Libertà (2.55). E non mancano anche le previsioni, particolamente ottimistiche, sull’affluenza alle urne. Tra il 70 e l’80% degli aventi diritto al voto, secondo i quotisti: ipotesi offerta a 1.83 e che sembra andare contro la forte tendenza all’astensionismo degli ultimi anni. Sale invece a 3.75 la possibilità di una affluenza ancora superiore, tra l’80 e l’85%. Quota 40.00 invece per l’85-90% di votanti. Vale invece di meno, a 7.00, il predominio dell’astensionismo, con una percentuale di votanti al di sotto del 70%. Altissima, infine – ben 150 volte la giocata – l’affluenza record, con più del 90% degli elettori alle urne.