Censimento Fai 2013: classifica "Luoghi del cuore" Il popolo dei Luoghi del Cuore del cresce sempre di più e quest'anno ha raggiunto livelli record co
Censimento Fai 2013: classifica “Luoghi del cuore”
Il popolo dei Luoghi del Cuore del cresce sempre di più e quest’anno ha raggiunto livelli record con un milione di persone che hanno partecipato all’ormai consueto censimento. Ad aggiudicarsi la sesta edizione con 53.953 segnalazioni è la Cittadella di Alessandria, uno degli esempi più importanti di fortificazione settecentesca in Europa che occupa un’area di 74 ettari. Ottavi “Gli Eremi della Valle di Stignano” di San Marco in Lamis con 24694 segnalazioni.
Con una differenza di poche centinaia di voti, 53.394, al secondo posto si piazza la Chiesa di San Nicola a San Paolo di Civitate in provincia di Foggia. Chiude il podio con 50.071 voti l’Abbazia Benedettina della Santissima Trinità di Monte Sacro, sempre in provincia di Foggia. Da segnalare al quarto posto il museo di Totò nel Rione Sanità di Napoli (43.126 persone).
ABBAZIA DI MONTE SACRO | Si innalza sul monte dove secondo la leggenda esisteva un tempio in onore di Giove Dodoneo, Ciò che resta del complesso dedicato alla SS. Trinità,costruito fra X e XI secolo, comprende la chiesa abbaziale con la torre campanaria,le celle del dormitorio, il battistero, il refettorio con la cucina, cisterne, chiostro, cortile magazzini,stalle e torre di vedetta.
La chiesa presenta la facciata scandita da tre grandi arcate cieche a sesto acuto poggiate su colonne con capitelli che reggono gli archi del pronao e incorniciano il portale di accesso con lunetta decorata a intreccio geometrico. L’aula a tre navate absidate è divisa in cinque campate con archi sorretti da pilastri. Sulla pareti dell’abside si notano tracce di affreschi. Poco lontano è il battistero a pianta quadra. Addossata al lungo dormitorio è la piccola cappella con abside.
CHIESA DI SAN NICOLA | Fondata agli inizi del Seicento nel nucleo più antico del centro storico di San Paolo di Civitate, una piccola cittadina dell’Alto Tavoliere, la chiesa dedicata a San Nicola Vescovo fu il primo edificio di culto costruito all’interno delle mura del Casale, memore forse, del sacello intitolato al medesimo Santo protettore dei Greci e degli Albanesi, che si trovava nell’antica Civitate, all’epoca già disabitata. A seguito del terribile terremoto del 1627 la chiesa fu quasi rasa al suolo.
Restaurata nel corso del Seicento, divenne sede stabile della Confraternita del Rosario nel 1780. Con l’aumento della popolazione e dei confratelli si avvertì la necessità di ampliare il corpo di fabbrica che, per voto di guarigione del priore, fu interamente ricostruito nelle fattezze attuali tra il 1801 e il 1804, più imponente del sacello originario e dotato di un corpo per il presbiterio ed il coro.L’impianto ad aula unica di forma ellittica con volta a catino, gli stucchi ornamentali interni e la facciata a doppio ordine con sovrastante timpano dotato di coronamento curvilineo risentono ancora degli ultimi echi del tardo-barocco pugliese. Qualche anno dopo fu costruito anche il campanile a cinque ordini sovrapposti con guglia di reminiscenza orientale rivestita con formelle campane di maiolica smaltata. In origine sia la facciata che il campanile erano intonacati e tinteggiati.Del grande restauro del 1934-35, sempre ad opera della Confraternita del Rosario, restano le coperture e i colori con i decori interni del maestro locale Vittorio Rotelli, che ancora oggi possiamo ammirare nonostante lo stato di degrado in cui versa l’edificio dal Terremoto del Molise del 2002. Infatti, dopo i danni provocati da un fulmine nel giugno 1989 che ha lacerato la guglia del campanile, ed i micro-fenomeni tellurici susseguitisi negli anni successivi, che nel 1999 hanno imposto la chiusura della chiesa per inagibilità, il terremoto del 2002 ha provocato il formarsi di un complesso quadro fessurativo che interessa tutte le strutture dell’edificio (volte, archi, murature perimetrali, facciata).Da allora la chiesa è interamente puntellata all’interno e nei vani di porte e finestre, nonché interessata dall’istallazione di tiranti trasversali provvisori in acciaio applicati alle pareti laterali per limitare fenomeni di ribaltamento in caso di sisma. Questi danni stanno provocando il graduale deterioramento delle strutture con il rischio di perdita di un patrimonio architettonico notevole.
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