Omicidi di Manfredonia, arresti operazione Romanzo Criminale: lunga lettera con riflessioni del sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi. “DI fronte ai
Omicidi di Manfredonia, arresti operazione Romanzo Criminale: lunga lettera con riflessioni del sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi.
“DI fronte ai gravi recenti delitti che grande angoscia e preoccupazione suscitano nella nostra comunità, dinanzi ai quattro omicidi e all’arresto dei sette presunti assassini, dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia la realtà, di dirci la verità, di non raccontarci storie accomodanti. Se da un lato occorre riaffermare che la responsabilità penale è personale e ciascuno è responsabile delle proprie azioni, dall’altro è necessario ammettere che tutti siamo chiamati a interrogarci sul regresso della nostra società, considerato che sono in aumento i segni del degrado morale e culturale, soprattutto in una parte di giovani che, seppur minoritaria, non di meno desta preoccupazione poiché proprio nei giovani è riposto il futuro e la speranza di una società migliore”.
“Occorre, pertanto, avviare una profonda riflessione non per commentare quanto accaduto ma per reagire, per fare in modo che simili fatti non si ripetano più. Mentre auspichiamo pene esemplari per coloro che hanno commesso il più grave dei delitti, quello di togliere la vita, l’Amministrazione Comunale nell’esprimere la propria vicinanza alle famiglie delle vittime sta valutando la possibilità di costituirsi parte civile contro gli autori di tali efferati inauditi crimini per tutelare l’immagine della nostra comunità. Abbiamo inoltre il dovere, nell’intento di prevenire il diffondersi della criminalità, di contrastare non solo chi commette i reati ma anche le cause che portano soggetti, sempre più giovani, a incamminarsi sulla strada della devianza”.
“Molto possiamo fare, tranne che meravigliarci se siamo giunti a questo punto. L’adesione ai modelli imposti nelle società occidentali -e in Italia in particolare- è totale e incondizionata. Oltre ad oggetti sempre più straordinari, sempre più inutili o sovradimensionati per prestazioni, fino alla sottoutilizzabilità, televisioni e mezzi di comunicazione espongono, nella vetrina del consumismo, anche modelli di comportamento in cui prevale l’assenza di meriti e di contenuti culturali, che esaltano fino all’inverosimile, il potere del sesso e del danaro”.
“Di fronte a tale macchina infernale che propone giorno e notte il materialismo più sfrenato, l’ossessivo incitamento al consumo e al divertimento fine a se stesso, senza limiti e senza remore, di fronte a simile infondata rappresentazione del mondo, in tale tragico luna park molti giovani credono che le false promesse siano vere e quando prima o poi scoprono che la vita non le mantiene, ansia e frustrazione divengono stati d’animo sempre più diffusi. I meno dotati moralmente e culturalmente percorrono scorciatoie che li portano a compiere attività illegali, traffici illeciti in cui prevale il commercio di sostanze stupefacenti, fino a commettere crimini più gravi”.
“Nel nostro Paese la scuola, negli ultimi decenni, è stata sistematicamente svuotata del ruolo che le era proprio, gli investimenti sono diminuiti invece di aumentare, gli insegnanti non sono stati dotati di strumenti materiali e culturali per porli in condizione di competere con i nuovi mezzi di comunicazione. I docenti, svalutati nel loro ruolo di educatori, hanno perso autorevolezza. Si assiste sempre più spesso a comportamenti di genitori che, per un malinteso senso di protezione nei confronti dei propri figli, si schierano contro gli insegnanti, e in alcuni casi li aggrediscono, anziché sostenerli nel loro compito educativo”.
“Il numero di ragazzi a rischio aumenta di pari passo con il numero di famiglie problematiche in cui genitori assenteisti, incapaci di assumersi responsabilità e di svolgere il ruolo di educatori, abbandonano al loro destino i propri figli che trovano nel gruppo di coetanei un sostituto della famiglia. La crisi economica che investe non soltanto il Contratto d’area di Manfredonia ma l’Italia (due milioni di disoccupati), l’Europa (venti milioni di senza lavoro), il mondo (trecento milioni di disoccupati), si trasforma in crisi morale che porta alla diffusione di valori negativi, ad una sottocultura dettata dai citati modelli consumistici in cui la ricerca del facile guadagno domina su tutto e trova nelle varie lotterie che si diffondono sempre più, soprattutto tra gli strati più deboli della popolazione, la rappresentazione concreta delle insidie degli inganni e dell’autoinganno”.
COMMENTI