La scadenza per certi versi beffarda del cosiddetto canone RAI ha rinvigorito le proteste della cittadinanza sipontina per l’ormai annoso questiona d
La scadenza per certi versi beffarda del cosiddetto canone RAI ha rinvigorito le proteste della cittadinanza sipontina per l’ormai annoso questiona del digitale terrestre. Un problema emerso poco dopo il famoso spegnimento del segnale analogico e che, al momento, resta irrisolto. Che sia giorno o sia sera, che piova o ci sia il sole non cambia nulla: segnale assente”. Lo dice in una nota l’Ente comunale.
Il Sindaco Angelo Riccardi ha contattato la dott.ssa Eva Spina, dirigente del Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le Comunicazioni, la quale ha confermato che “Ray Way ha comunicato al Ministero di aver programmato degli interventi tecnici su alcuni impianti trasmissivi al fine di risolvere i problemi lamentati, in particolare nel comune di Manfredonia”. Il Sindaco sin dal giugno scorso si è “fatto interprete delle lamentele avanzate da una buona parte della cittadinanza”. La televisione di Stato intervenne con un monitoraggio del segnale, proprio sul tetto di Palazzo San Domenico, che diede un responso chiaro: evidenti difficoltà nella propagazione del segnale a Manfredonia.
Trascorse altro tempo da quei primi giorni di luglio e, in assenza di ulteriori riscontri, il primo cittadino manfredoniano prese posizione ha chiesto al Ministero “di verificare la possibilità di far ottenere un rimborso per l’acquisto della parabolica a tutti i cittadini che siano in regola con il pagamento del canone RAI”.
“Alla luce di quest’ultimo dialogo avuto stamattina ritengo opportuno – conclude Riccardi – cercare di avere ancora un po’ di pazienza, oltre a quella che abbiamo già avuto sino ad ora. Riusciremo nel nostro intento. I lavori, secondo il cronoprogramma stilato e comunicatomi, dovrebbero terminare entro la metà di aprile. Noi restiamo attenti e guardinghi, non lasceremo nulla d’intentato”.
Redazione
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