Sono 200 gli alunni-volontari che in questi giorni animano alcuni spazi di solidarietà attraverso il servizio settimanale a minori, anziani, disabili
Sono 200 gli alunni-volontari che in questi giorni animano alcuni spazi di solidarietà attraverso il servizio settimanale a minori, anziani, disabili ed immigrati. Un “esercito” della speranza, espressione degli istituti scolastici secondari superiori di Manfredonia. Una proposta educativa sulla cittadinanza attiva offerta dalla Caritas sipontina ai ragazzi dai 16 anni in poi. Alcune attese dei generosi partecipanti sono così espresse: “Mi aspetto di conoscere meglio quella realtà che è messa da parte”, “voglio rendermi utile, arricchirmi di cose nuove e vere”, “guardare la mia città con gli occhi dei poveri”, “imparare cose nuove da persone che la pensano in modo diverso”, “vorrei crescere e maturare su valori costitutivi del vivere civile”. Dunque un desiderio di partecipazione sostenuto da un notevole entusiasmo che, però, rivela anche una scarsa conoscenza delle problematiche presenti in città. In tal senso sono significativi i dati emersi dal questionario loro proposto.
La finalità principale della proposta, che la Caritas realizza con la partecipazione del servizio di pastorale giovanile ed alcune associazioni di volontariato locale, si configura come modo concreto per accostare, con delicatezza ed esperienza, il meraviglioso mondo giovanile. In altre parole, si tratta di offrire loro la possibilità di raccontare un pezzo di buon cuore, educando col servizio a quei valori portanti per una società giusta e matura. Dunque, affianco a fragilità e paure proprie dell’adolescenza, i generosi volontari avranno modo di “esprimersi nel sociale”, conoscendo povertà e risorse strutturate. Il volontariato inteso come scuola di vita e ambito di socialità partecipata.
Il questionario, proposto ai ragazzi nella lunga fase formativa conclusa in questi giorni, ha rilevato una certa “non conoscenza” delle opere segno presenti nel territorio. Dai dati si constata che si parla “poco di sociale”, di persone in vulnerabilità, dei vari attori che in rete cercano di organizzarsi intorno ad emergenze familiari. In tempi di crisi finanziaria gli alunni-volontari ammettono di “non abitare” il territorio, di non sapere, ad esempio, dell’esistenza dei “dodici dispensari alimenti” per famiglie bisognose presenti nella sola città di Manfredonia. Ma il dato sembra essere più singolare quando si parla di politica, dei servizi sociali: la quasi totalità del gruppo è “ignara delle azioni messe in atto dal Comune” per sostenere le persone più vulnerabili.
Dati, dunque, che evidenziano una certa disaffezione dei giovani dalla città in cui vivono. In tal senso, il progetto “mi illumino di impegno con la Caritas” desidera aiutate le istituzioni nel colmare il divario dei giovani dal territorio, rendendo loro stessi protagonisti di un azione sociale. La risposta dei numerosi partecipanti non si è lasciata attendere: interesse e tante idee da realizzare col proprio impegno. Ma, soprattutto, nell’affollato solone, molti educatori e referenti di associazioni impegnate nel servizio ai minori, anziani ed immigrati, hanno raccolto il forte entusiasmo degli alunni-volontari nel contribuire all’edificazione della speranza. In questo modo, la proposta educativa della Caritas diocesana di Manfredonia, offre l’occasione di riappropriarsi del proprio quartiere, conoscendo le fragilità e le risorse ivi spiegate, e vivendo il volontariato settimanale in una delle aree in povertà.
Si tratta di spazi in cui l’umanità ferita trova la solidarietà organizzata. Ambiti in cui i giovani sono accompagnati da tutor formati in un servizio delicato e generoso verso mondi segnati da solitudini e fragilità varie. L’incontro con il “volto” da servire può essere la cattedra autorevole per un nuovo umanesimo fondato su valori trasversali a difesa della dignità della persona.
Il percorso è continuamente “monitorato” attraverso un “gruppo” che gli stessi alunni-volontari hanno voluto creare su facebook. Sul social network passano informazioni, idee, emozioni su quanto realizzato, pensieri di testimoni impegnati nel sociale. In un certo senso si avvia una sorta di formazione partecipata, arricchita dall’esperienza maturata nel servizio e condivisa su face.
Il progetto della Caritas diocesana è attivo anche a Vico del Gargano e nelle prossime settimane raggiungerà san Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo, in stretta collaborazione con associazioni e istituzioni locali.
Don Domenico Facciorusso direttore Caritas diocesana di Manfredonia
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