Per far fronte alla grave crisi che vive il comparto ittico pugliese è necessario pensare ad un fermo temporaneo obbligatorio dell'attività di pesca p
Per far fronte alla grave crisi che vive il comparto ittico pugliese è necessario pensare ad un fermo temporaneo obbligatorio dell’attività di pesca professionale più calato sulle esigenze del territorio, rispetto a quanto non sia stato fatto fino ad ora, e prevedere la possibilità di dar vita nell’arco dell’anno, quando le condizioni lo richiedono, a periodi di fermo volontario, accompagnati da misure di sostegno economico.
Questa secondo la Federcoopesca-Confcooperative Puglia è la formula vincente per tutelare meglio le risorse e aiutare le imprese in difficoltà. Secondo l’associazione è tutto il comparto a richiedere un intervento straordinario per frenare le emergenze e pensare a politiche di rilancio del settore. Il costo del gasolio che si è stabilizzato su prezzi medio – alti, le normative comunitarie che moltiplicano adempimenti e limitazioni e rendono più difficile l’attività quotidiana degli operatori, hanno messo, infatti, a dura prova le aziende.”Dobbiamo ragionare in un’ottica di medio e lungo periodo anche in vista di un futuro ingresso della Croazia nell’Unione europea, con conseguente aumento dello sforzo di pesca nell’Adriatico” sostiene Nunzio Stoppiello presidente regionale dell’associazione. “Occorre una gestione più ragionata e programmata del prelievo delle risorse, un confronto più sereno tra tutte le parti interessate, mirato a individuare problemi e a trovare soluzioni condivise. Solo così potremmo soddisfare l’esigenze economico-sociali e ambientali locali. Fondamentale, però, è poter contare su risorse economiche adeguate a sostegno di queste misura” afferma Stoppiello. Per i mestieri a maggiore impatto energetico come strascico e volante, che nella regione rappresentano circa il 37% dell’intera flotta peschereccia e il 70% in termini fatturato e consumi energetici, la Federcoopesca chiede interventi strutturali di ammodernamento per ridurre il consumo energetico dei pescherecci.
redazione
false
COMMENTI