I Carabinieri della Compagnia di Severo hanno tratto in arresto Gaetano D’Alessandro, 57enne originario di Manfredonia, già noto alle Forze di Polizi
I Carabinieri della Compagnia di Severo hanno tratto in arresto Gaetano D’Alessandro, 57enne originario di Manfredonia, già noto alle Forze di Polizia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Lucera in quanto ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti e lesioni personali aggravate su richiesta di quella Procura della Repubblica. L’uomo, arrestato presso il centro federiciano, aveva cominciato a perseguitare la ex compagna originaria di San Severo conosciuta qualche mese prima.
I due avevano iniziato una convivenza, durata appena venti giorni, a Manfredonia in un’abitazione fatiscente di proprietà dell’arrestato. Durante quel periodo la donna è stata vittima di “reiterate violenze e maltrattamenti” che l’hanno indotta ad interrompere la relazione terminata la quale sono iniziate le continue insistenze dell’uomo affinché lei ritornasse a vivere con lui. Per indurla a ritornare sui suoi passi le diceva di essere pentito dei propri comportamenti; ciò ha convinto la vittima a recarsi nuovamente presso l’abitazione di D’Alessandro il quale ha invece “ripreso a picchiarla”, dicono i carabinieri, “ossessionato dalla gelosia”.
Nuovamente la donna ha deciso di lasciare il “compagno”, tornando definitivamente a San Severo, stanca di essere maltrattata e umiliata.
Il culmine della molestia si è avuto lo scorso 4 ottobre quando la malcapitata, “indotta con uno stratagemma di un complice di D’Alessandro a recarsi in un luogo isolato di Apricena, è stata da quest’ultimo prelevata con la forza”. Sbucato improvvisamente, dopo averla colpita ripetutamente con un coltello al collo e al torace, l’ha costretta a salire in macchina dove ha tentato di violentarla. Grazie ad un espediente la ragazza è riuscita a farsi portare nel centro abitato e a fuggire dall’auto, ricorrendo alle cure della postazione 118 di Apricena. Di lì è stata trasportata presso l’ospedale di San Severo dove i medici hanno riscontrato sul suo corpo diverse ferite da coltello al collo, al torace, alla schiena e all’addome, giudicate guaribili in dieci giorni.
Le indagini condotte dai Carabinieri di San Severo hanno consentito di riscontrare le dichiarazioni della vittima, ricostruendo puntualmente la vicenda e le responsabilità di D’Alessandro, soggetto violento e pericoloso che aveva già scontato una pena per omicidio volontario, consentendo all’AG di emettere la misura cautelare detentiva.
false
COMMENTI