Clinica San Michele, “licenziamento 9 unità”, incontro in Provincia

“Sospensione  dei ricoveri e procedura di licenziamento interessante 9 lavoratori”. Questo, fonti sindacali, l’oggetto dell’incontro del 23 ottobre in

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“Sospensione  dei ricoveri e procedura di licenziamento interessante 9 lavoratori”. Questo, fonti sindacali, l’oggetto dell’incontro del 23 ottobre in Provincia di Foggia – Ufficio Statistiche e Politiche del Lavoro – alla presenza delle rappresentanze sindacali – Cgil, Cisl, Uil – Cinop, società Daunia Medica e rappresentanti della Provincia (Ing. Rosiello, dr.ssa Margiocco).

L’incontro, dalle stesse fonti sindacali, è stato fissato in aggiornamento al tavolo di questa settimana, andato deserto per “mancata organizzazione” fra le parti (convocazione ipotetica solo per una oo.ss.). Fase di consultazione martedì 23 dopo la procedura di licenziamento avviata dalla società. Un referente sindacale ha parlato di “34/35 unità attualmente in organico, compreso gli stessi 9 lavoratori interessati alla procedura di licenziamento ex l.223/91″.

Come riferito da fonti interne, e dalla stessa Amministrazione comunale, a metà ottobre era stata annunciata la sospensione dei ricoveri per il reparto di lungodegenza (15 posti letto), con la permanenza della sola geriatria, per 20 posti letto.

In precedenza. Si ricorda che la Casa di Cura San Michele aveva cessato le proprie attività dopo la revoca dell’autorizzazione sanitaria stabilita con delibera di Giunta regionale pugliese n.1415-14.06.2010 (Delibera GR 1415/14.06.2010), relativamente alla precedenti branche specialistiche di Oncologia-Pneumologia e Gastroenterologia, per 35 posti letto e 42 unità occupate. La Casa di cura di Manfredonia – dopo un iter “travagliato” per la ripartenza – è riattiva dal 18 luglio 2011 nelle nuove attività sanitarie di geriatria (20 p.l.) e lungodegenza (15. P.l.) (non senza licenziamenti).

Nel maggio 2012 una nota dell’Aiop relativamente al pagamento degli stipendi da parte del Gruppo Salatto, dell’omonimo imprenditore della sanità privata foggiana, co-amministratore della Daunia Medica srl. Nel dicembre 2011 la nota delle verifiche dell’Uvar sui ricoveri nella struttura dal 2008 alla revoca attività.

Nel luglio del 2012, causa il venire meno di “uno dei requisiti fondamentali previsti per tale struttura”, come accertato dal Dipartimento di prevenzione Asl, era stata ordinata la sospensione – con decreto sindacale – di ogni attività sanitaria di diagnostica per immagini presso la citata clinica di Manfredonia.

Da metà settembre le preoccupazioni dei lavoratori dopo una nota stampa del sindaco di Manfredonia che annunciava l’invio di una lettera all’assessore regionale alla sanità Ettore Attolini, al direttore generale della ASL Foggia Attilio Manfrini, nonché alla direzione della stessa clinica. “Si rifiutano ricoveri di anziani inviati da ospedali pubblici, pur avendo posti liberi”. “La situazione della Clinica San Michele di Manfredonia si trascina ormai da due anni in uno stato di crisi che ha finora comportato il dimezzamento del personale ed il mancato pagamento di parte delle spettanze arretrate. Ad aggravare la condizione esistente si aggiunge la sottoutilizzazione della struttura, poiché si rifiutano ricoveri di anziani inviati da ospedali pubblici, pur avendo posti liberi”. Riccardi aveva evidenziato come “la preoccupante scelta aziendale desta allarme poiché si inserisce in un contesto di disoccupazione crescente che non trova, al momento, prospettive di risoluzione stante l’attuale fase recessiva dell’economia non solo locale”. Da qui la disponibilità dell’Amministrazione per “convocare un incontro, di tutti i soggetti interessati, per un confronto di merito che definisca le prospettive aziendali e occupazionali della Clinica San Michele di Manfredonia”.


Il futuro.
“Oltre al blocco annunciato a metà ottobre del reparto di lungodegenza, con gli attuali pazienti da dismettere entro il 7/8 ottobre” erano state annunciate voci – ora confermate – su un taglio del personale.
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