Il governo del Ciad ha espulso il vescovo italiano Michele Russo, 66 anni, missionario comboniano, originario di Sa Giovanni Rotondo e da 22 anni resp
Il governo del Ciad ha espulso il vescovo italiano Michele Russo, 66 anni, missionario comboniano, originario di Sa Giovanni Rotondo e da 22 anni responsabile della diocesi di Doba. Il presule è obbligato a lasciare il Paese africano perché – si legge in una dichiarazione del governo che gli ha dato una settimana per lasciare il Paese africano – ha svolto «attività incompatibili con il suo status». Da quanto si è appreso, mons. Russo, in una omelia pronunciata lo scorso 30 settembre e diffusa da una radio privata, criticava «la gestione dei proventi del petrolio ciadiano», denunciava «una iniqua distribuzione» e il fatto che la popolazione locale non goda dello sfruttamento del petrolio e viva nell’indigenza.
L’alto consiglio per la comunicazione del Ciad aveva diffuso un comunicato riguardante la vicenda nel quale evidenziava che, nel trasmettere il sermone, l’emittente radiofonica aveva voluto «attentare all’ordine pubblico di proposito».
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