Riapre la basilica di Siponto restaurata

Gli interventi l’hanno restituita all’antico splendore. L’arcivescovo Castoro “L’eredità preziosa che la fede dei nostri padri ci ha trasmesso e che n

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Gli interventi l’hanno restituita all’antico splendore. L’arcivescovo Castoro “L’eredità preziosa che la fede dei nostri padri ci ha trasmesso e che noi dobbiamo accogliere e valorizzare”.

Affacciata sulla ex strada statale 89 che sarebbe ora denominarla con  più significativo richiamo storico “Via dell’Antica Siponto”, la Basilica minore di Siponto fa capolino con una nuova livrea, quella appena uscita dai cantieri di restauro del complesso monumentale tra i più prestigiosi di Manfredonia per la fede che testimonia, la storia che racconta, la preziosità della sua architettura.

Il colpo d’occhio è straordinario: pare come si sia scrollato di dosso i secoli che ha attraversato resistendo agli attacchi inesorabili del tempo e spesso della ottusa incuria dell’uomo. Liberata dalle croste che la opprimevano, la basilica ha riacquistato il suo antico splendore, come illuminata dal colore brillante della pietra garganica. Anche l’interno appare del tutto nuovo, gli interventi qui sono stati più drastici guidati dalla “scoperte” che via via gli scalpelli e i raschietti cautamente adoperati, andavano indicando.

Uno scrigno di preziosità straordinarie che sarà restituito all’ammirazione e alla preghiera dei fedeli e non solo, martedì 2 ottobre prossimo alle ore 16,30 quando l’arcivescovo di Manfredonia, Vieste, San Giovanni Rotondo, mons. Michele Castoro celebrerà la funzione di inaugurazione alla presenza dei sacerdoti e delle comunità della vicaria di Manfredonia. Per l’occasione è stato predisporto un servizio di autobus che alle 15,30 partiranno dal Bar Pace, Cattedrale, Stazione ferroviaria Campagna.

“La Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto – ha ricordato Castoro – non è solo un insigne monumento artistico e storico: è soprattutto l’eredità preziosa che la fede dei nostri padri ci ha trasmesso e che noi dobbiamo accogliere e valorizzare”.

Un profondo convincimento che l’arcivescovo Castoro ha messo in pratica avviando un largo e impegnativo progetto di valorizzazione di tesori di fede e di arte del territorio come la badia di San Leonardo di Siponto, la chiesa San Benedetto, il monastero di Pulsano, il museo diocesano di Manfredonia, il museo della basilica di San Michele di Monte Sant’Angelo e non ultima la basilica di Siponto. Alcuni finanziamenti sono arrivati, altri arriveranno.

Per realizzare le opere nella basilica di Siponto ci sono voluti oltre settecento mila euro che l’arcivescovo Michele Castoro che si pone sulla scia dei vescovi benemeriti della Chiesa sipontina, è riuscito ad ottenere in conto “otto per mille” gestito direttamente dall’Ufficio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Spettacolare il nuovo aspetto interno della chiesa: l’asportazione dell’intonaco ha evidenziato una muratura bicroma: pietra garganica alternata al tufo che mettono in evidenza il gioco degli archi di stile medievale. Si è altresì accertato che la chiesa fino al 1.500 era priva di copertura, le funzioni si svolgevano nella cripta.

Ufficio Stampa e Comunicazione – Comune di Manfredonia
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