Poste: sessanta portalettere in meno e nuove chiusure

Diecimila portalettere in meno nei prossimi mesi. In provincia di Foggia significa dai 50 ai 60 postini che andranno via e non saranno rimpiazzati da

Cambia il tempo in Capitanata: in arrivo aria fredda con nubifragi e grandinate
Vaiolo delle scimmie, 67 casi in Ue: sintomi lievi, come si trasmette
Sequestro ampio parcheggio a Mattinata, parziale dissequestro

Diecimila portalettere in meno nei prossimi mesi. In provincia di Foggia significa dai 50 ai 60 postini che andranno via e non saranno rimpiazzati da nessuno. Questo vuol dire una grossa perdita nel servizio e un’azienda che non fa che andare verso il declino. E come era comprensibile i sindacati sono partiti nuovamente all’attacco, hanno accusato l’azienda di pensare solo a fare utili. In Capitanata, negli ultimi quindici anni il personale è diminuito da mille e ottocento dipendenti ai mille centocinquanta di oggi. Ma negli anni il processo di risanamento-smantellamento non si è mai arrestato e, se pur era prevedibile che il tipo e la quantità di lavoro cambiasse con la supremazia dei media digitali, nessuno avrebbe immaginato questo caos. Prevista inoltre la chiusura degli uffici di San Menaio, Foce Varano, Borgo Libertà a Cerignola e l’apertura per soli due o tre giorni a settimana degli uffici di Panni e delle Tremiti. I lavoratori hanno messo in atto uno sciopero fino al 13 ottobre, i sindacalisti se la prendono con il silenzio dei politici.
false

COMMENTI

WORDPRESS: 0