Duro colpo allo spaccio di stupefacenti dagli uomini dellaSquadra di P.G del Commissariato di Manfredonia: a seguito di attività di indagine, nella s
Duro colpo allo spaccio di stupefacenti dagli uomini dellaSquadra di P.G del Commissariato di Manfredonia: a seguito di attività di indagine, nella serata di ieri, sono stati arrestati – come anticipato in altri testi – il 35enne Antonio Rignanese (nato a Barletta, cl. 1977); Pasquale Falcone nato a San Giovanni Rotondo, cl. 1972;Luigi Pio Trimigno nato a San Giovanni Rotondo, classe 1987; i 3 citati soggetti sono tutti accusati di “detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente”.
Nel corso dell’operazione rinvenuti e sequestrati: 31 grammi di cocaina purissima, 7 flaconi di metadone e la somma complessiva di 2400 euro.
L’operazione. Il lungo pedinamento sulla Statale. L’attività degli agenti della Squadra di PG del Commissariato si è conclusa dopo “un lungo e paziente pedinamento durato quasi 9 ore”. Gli investigatori erano a conoscenza che Antonio Rignanese, sottoposto ai domiciliari ed autorizzato a recarsi giornalmente nell’ospedale di San Giovanni Rotondo per essere sottoposto a delle cure, “approfittando del permesso” e con la complicità di Luigi Trimigno e Pasquale Falcone, “si portava nei comuni limitrofi per approvvigionarsi di sostanza stupefacente da smerciare poi sulla piazza sipontina”.
Come da prassi, alle ore 11,10 circa Rignanese comunicava al 113 la sua partenza per San Giovanni Rotondo; il personale del Commissariato a bordo di auto civetta inizia da qui a pedinare Rignanese ed i suoi complici che a bordo di una vettura, anziché portarsi verso San Giovanni come comunicato, si recava verso Foggia. La manovra effettuata dai tre rafforzava ulteriormente l’ipotesi investigativa secondo la quale Rignanese ed i suoi complici si stavano portando fuori comune per approvvigionarsi di droga.
Nel “tour programmato”, dopo essere stati a Foggia, i tre arrestati si portavano a Cerignola. Nei pressi della città ofantina, gli agenti impegnati nell’operazione arrestano momentaneamente il pedinamento, mentre la vettura con i 3 sorvegliati – forse per precauzione, forse per seminare eventuali “inseguitori” – aveva iniziato ad eseguire delle manovre repentine.
Dopo circa due ore gli investigatori, che nel frattempo si erano appostati all’uscita di Cerignola, intercettavano nuovamente la vettura con a bordo i 3 uomini, “costantemente tallonata da due auto inseguitrici che si alternavano nel pedinamento”; l’auto imboccava la tangenziale di Foggia e successivamente la statale 89 fino allo svincolo di San Giovanni Rotondo, il tutto ad una folle velocità che non consentiva alle meno potenti auto della Polizia di fermare e controllare il veicolo inseguito che, sempre ad andatura sostenuta si recava all’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza.
Dalla macchina scendeva Rignanese, mentre i suoi complici riprendevano immediatamente la marcia. Nel dubbio che la droga acquistata a Cerignola potesse non trovarsi nella disponibilità di questi ultimi due, ma in quella di Rignanese, che avrebbe potuta agevolmente occultarla nell’Ospedale, gli agenti decidono di non intervenire ma di pedinare ancora l’auto per acclarare meglio la situazione.
Il pedinamento è dunque continuato. La vettura – percorrendo la strada che da San Giovanni Rotondo conduce a Monte Sant’Angelo – si portava in località “La Castellana” compresa tra i comuni di San Giovanni Rotondo, Manfredonia e Monte Sant’Angelo; l’auto, sempre sotto lo sguardo attento degli operanti, arresta improvvisamente la marcia; i due occupanti, Falcone e Trimigno, scendono dall’autovettura iniziando ad armeggiare sulla parte destra della carreggiata, dove vi erano dei rovi, riprendendo la marcia nuovamente in direzione San Giovanni Rotondo.
Sospettando che in quella località i due avessero nascosto la droga e convinti che sarebbero ritornati a prenderla con Rignanese, gli agenti si appostano nel punto dove con ogni probabilità i sorvegliati avevano celato la sostanza. Un’intuizione rivelatasi giusta; verso le ore 20,00 l’auto con a bordo Rignanese, Falcone e Trimigno giungeva infatti nel luogo dove gli operatori erano appostati. Dopo aver atteso l’uscita dalla macchina dei tre per prelevare lo stupefacente, gli agenti intervenivano dunque bloccandoli.
Al momento dell’intervento Trimigno Luigi Pio “è stato trovato in possesso di una voluminosa busta termo-saldata contenente della sostanza stupefacente del tipo cocaina solida per il peso di grammi 31, pura ed ancora da tagliare”. Sottoposti a perquisizione personale addosso al Rignanese gli agenti hanno rinvenuto la somma di euro 2.260 euro suddivisa in diverso taglio ed addosso a Trimigno la somma di euro cento, somme sottoposte a sequestro penale. “Con successive perquisizioni domiciliari gli agenti hanno rinvenuto 7 flaconi di metadone, prescritte ad altri tossicodipendenti, e delle buste tagliate utilizzate per il confezionamento della sostanza stupefacente”.
Al termine delle formalità di rito così come disposto dal P.M. di turno dott.ssa Alessandra Fini che coordina le indagini, Trimigno e Falcone sono stati accompagnati nel carcere di Foggia, mentreRignanese – “a causa delle sue condizioni di salute non compatibili con il regime carcerario” – è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari.
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