MANFREDONIA, CON LA POVERTA' AUMENTANO I DISAGI AI "SERVIZI SOCIALI"

Il lavoro del personale degli uffici dei Servizi sociali comunali si fa sempre più difficile e laborioso per via dell’affluenza del pubblico andata vi

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Il lavoro del personale degli uffici dei Servizi sociali comunali si fa sempre più difficile e laborioso per via dell’affluenza del pubblico andata via via moltiplicandosi

MANFREDONIA, CON LA POVERTA' AUMENTANO I DISAGI AI "SERVIZI SOCIALI" 

 

Il lavoro del personale degli uffici dei Servizi socialicomunali si fa sempre più difficile e laborioso per via dell’affluenza del pubblico andata via via moltiplicandosi. Un impegno delicato, impegnativo. In ogni caso faticoso oltre un ordinario standard. Saltano frequentemente tutte quelle misure che regolano un rapporto di comune interesse tra pubblico e personale, le assistenti sociali in primo luogo che lavorano in trincea.“Il pubblico che si rivolge ai Servizi sociali – rileva la dirigente Tina Ciuffreda – è in questi ultimi tempi raddoppiato. Martedì scorso sono state ascoltate non meno di cento persone e tutte con problemi assillanti. E’ giusto che i cittadini abbiano come riferimento i Servizi sociali ma è altrettanto giusto che il personale non sia sottoposto a pressioni spesso ingiustificate. Poter lavorare con la dovuta serenità e tranquillità è interesse di tutti”.

Dagli uffici delle assistenti sociali passa un mondo dolente e tribolato che cerca risposte certe e immediate ai propri affanni. Ma non sempre è possibile e nella misura reclamata.

“Ci troviamo di fronte – annotano le assistenti sociali – a situazioni complesse, talvolta estreme come casi di abbandono, di disgregazione familiare, di emarginazione, di famiglie in stato di povertà materiale e relazionale e così via. Non è facile trovare soluzioni adeguate”.

In questo contesto si sta mettendo in atto una nuova opportunità: l’accompagnamento da parte di associazioni del volontariato, delle famiglie che hanno bisogno di una guida e di un sostegno. “Un intervento – evidenziano – che richiede molta accortezza e che va accettato dagli interessati. Il che non sempre avviene”.

L’assessore alle politiche sociali Paolo Cascavilla, pone l’accento sul “rispetto delle regole, la considerazione nei confronti del personale che opera all’interno dei Servizi sociali. Si chiedono aiuti che non possono essere sostenuti. Non si può usufruire – esemplifica – del contributo del 75 per cento sul fitto di casa e poi pretendere altri soldi per altre esigenze”.

“Magari fosse possibile. O ricevere i soldi per la bolletta ma poi non pagarla. E così via. Ogni aiuto – riafferma l’assessore – va programmato con impegni precisi reciproci. Il Comune non è un bancomat che si attiva quando piace. Da sfatare anche quel luogo comune per il quale ricevono aiuti chi non ne ha bisogno. Coloro i quali conoscessero casi simili sono invitati a segnalarlo utilizzando le apposite cassette per i reclami presso i Servizi sociali”.

Ad ogni buon conto e per regolamentare l’afflusso agli uffici dei Servizi sociali, a cura della dirigente del settore e dell’assessore di riferimento, è stato affisso un promemoria sull’uso dei Servizi sociali e sul comportamento da tenere affinchè “il lavoro venga svolto con serenità e rispetto reciproco” con l’avvertenza che “coloro i quali si rendessero protagonisti di comportamenti irrispettosi e turbolenti saranno allontanati dall’ufficio” e nel caso quei comportamenti fossero reiterati “sarà presentata formale segnalazione alle autorità competenti per le opportune iniziative”.

Ufficio Stampa e Comunicazione – Comune di Manfredonia
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