A giudicare da come in Bulgaria hanno accolto la notizia del suo arresto, Vasile Vasil Kostov, classe 76, doveva essere davvero uno dei quei latitanti
A giudicare da come in Bulgaria hanno accolto la notizia del suo arresto, Vasile Vasil Kostov, classe 76, doveva essere davvero uno dei quei latitanti fastidiosi. E aveva scelto proprio la Capitanata, almeno da Luglio, per continuare le sue attività. Ricercato da un anno, condannato dal suo Paese a 25 anni di reclusione per i reati di associazione a delinquere e tratta di esseri umani, ieri la Squadre Mobile di Foggia lo ha arrestato nel centro di San Severo. Negli scorsi mesi le forze di Polizia hanno concentrato la loro attenzione proprio sulla comunità bulgara, esistente e radicata fra Foggia e San Severo. Ed è stato in questa occasione che hanno potuto accertare che uno dei più pericolosi latitanti bulgari era proprio qui. Girava con documenti falsi e con due guardaspalle che lo accompagnavano ovunque. Ed è così che ieri pomeriggio è stato arrestato, seduto sul sedile posteriore di una Peugeot. Aveva passato il suo primo periodo qui a Manfredonia, poi è stato un mese a Foggia e poi forse si è reso conto di essere attenzionato e si è spostato ancora, questa volta a san Severo. Quando è stato portato in carcere a Foggia in attesa di essere rimpatriato ha solo detto che avrebbe preferito mille volte scontare la sua pena in Italia.
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