Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell’architetto Sammarco sulla mostra “Le strade, le piazze e i cortili dell'antica Manfredonia”, omaggio dell’ar
Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell’architetto Sammarco sulla mostra “Le strade, le piazze e i cortili dell’antica Manfredonia”, omaggio dell’artista Franco Troiano alla sua città. C’è tempo sino al 5 settembre prossimo per visitarla in via Aversa, accanto alla Chiesa della Croce.
L’estate con il suo calore, i suoi colori vivi, caldi, consente agli artisti di realizzare paesaggi e scorci ricchi di luce, con sapienti giochi di ombre, come è il caso dell’artista Franco Troiano che omaggia la sua città natia Manfredonia con l’ormai consueto appuntamento artistico di luglio-agosto. Città che dovette lasciare negli anni sessanta per seguire e rendere concreto il proprio indomabile impulso artistico passando per Roma e Napoli sino a stabilizzarsi a Milano dove opera e insegna al Liceo Artistico.
Molti e vari sono i temi affrontati in tanti anni: scene popolari e di paese, cantieri navali e attività legate al mare e alla pesca, canali e calli veneziane, vedute garganiche con distese di fico d’india.
Quest’anno Troiano ha voluto dedicare la sua personale di pittura al territorio di Manfredonia e in particolare alla città, con scorci urbani e paesaggi, architetture settecentesche, spaccati di vita quotidiana. Scene legate al mondo delle tradizioni popolari in cui risalta la descrizione profondamente evocativa ed emozionale della provincia del sud.
L’estate, con il suo caldo incedere, si manifesta in colori vivi e ricchi di luce che hanno permesso all’artista di realizzare paesaggi luminosi, soleggiati, nei quali il Gargano si presenta con un sapiente gioco di luci e ombre. I cieli, con nuvole che sembrano in movimento nel loro lento progredire, lasciano trasparire una voglia di volare, un senso di libertà che solo l’arte può concedere.
Troiano, con l’uso sapiente del colore mette in evidenza, ancora una volta, il trascorrere delle stagioni, il ritmo del tempo, un tempo che sembra fermarsi in un’atmosfera calda, assolata tipica di una giornata estiva della città pugliese. Non è un caso che il taglio architettonico, le viste prospettiche di alcuni edifici del centro storico, scelti dall’artista sipontino per questa affascinante esposizione, sono l’occasione per riflettere su aspetti unici, non più replicabili della città cara a Manfredi.
Chi avesse avuto modo di visitare la mostra ”L’odore della luce” a Palazzo della Marra, a Barletta, vedrebbe emergere un sensazionale accostamento al genere pittorico della mostra di Troiano che, accademicamente, rimanda alla scuola italiana della seconda metà dell’800 dei Fattori, Segantini, Pelizza, Irolli, De Nittis, Lega, per citare i più noti, nelle cui opere viene narrata l’Italia all’aria aperta, squarci di vita quotidiana, raggi di luce che attraversando la scena si stagliano come lame nell’opera pittorica.
Arch. Franco Sammarco
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