Una Puglia ancora più attrattiva e con un turismo che duri per tutto il corso dell’anno. Con atto dell’Autorità di Gestione P.O. FESR 2007/2013 n.70,
Una Puglia ancora più attrattiva e con un turismo che duri per tutto il corso dell’anno. Con atto dell’Autorità di Gestione P.O. FESR 2007/2013 n.70, del 9 agosto scorso, è stato approvato l’Avviso per “Aiuti alle grandi imprese per Contratti di Programma Turismo”, provvedimento pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 119 del 16 agosto 2012.
E’ evidente l’obiettivo perseguito dalla Regione che ha varato, già nel febbraio scorso, il nuovo regolamento con la creazione di un Contratto di Programma Turismo. Un’iniziativa imprenditoriale che realizza investimenti relativi a terreni, immobili, impianti e macchinari ma che è indirizzata anche al trasferimento tecnologico attraverso l’acquisto di diritti di brevetto, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate. L’effetto auspicato è di far convergere verso la Puglia investimenti da parte di grandi imprese del settore (che possono anche presentare progetti come capofila, consorziate con piccole e medie imprese), provenienti anche da altre parti d’Italia o dall’estero, ma con investimenti da realizzare solo ed esclusivamente in Puglia. L’investimento può riguardare sia la realizzazione integrale di nuove strutture turistico alberghiere (anche attraverso il recupero funzionale di immobili) che l’ampliamento e l’ammodernamento di strutture già esistenti.
Poiché il fine che si persegue è di migliorare l’offerta turistica della Puglia andando verso la destagionalizzazione, il progetto non può essere destinato solo all’albergo ma deve riguardare per il 40% anche le cosiddette “strutture connesse” che potranno essere campi da golf, centri congressuali, piste ciclabili, infrastrutture sportive. Possono accedere all’incentivo le grandi imprese ma anche le piccole e medie imprese in regime di contabilità ordinaria, nell’ambito di una compagine consortile.
L’esperienza dei Contratti di Programma Turismo è inedita. Fino ad oggi infatti questo strumento è stato utilizzato solo per il manifatturiero ed ha prodotto investimenti (relativi a 25 progetti definitivi ammessi) per 776,6 milioni di euro di cui 208,6 le agevolazioni e 6.029 i posti di lavoro garantiti a regime. Particolare attenzione è perciò posta all’impatto del progetto sotto il profilo dello sviluppo economico ed occupazionale nei territori di riferimento ed ai tempi necessari per la realizzazione del progetto, nonché “alla sua cantierabilità ed alla copertura finanziaria. Inoltre, a cura degli uffici regionali competenti, saranno valutate le azioni volte al miglioramento delle prestazioni ambientali e sarà valutata la qualità dell’inserimento delle strutture connesse nel contesto paesaggistico”.
“La nostra regione – ha affermato l’Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo Silvia Godelli – può coniugare offerta turistica e itinerari culturali, servizi e qualità dell’accoglienza. Questo nuovo regolamento regionale, in linea con le politiche regionali per il turismo, valorizza gli investimenti nelle strutture connesse agli alberghi includendo i teatri e i parchi a tema, ma soprattutto promuove il restauro di immobili di interesse storico e artistico, di edifici rurali, masserie, trulli e torri che possono così diventare strutture ricettive arricchendo l’offerta e mostrando al visitatore il volto più antico e tradizionale della Puglia. Così edifici preziosi che oggi versano nell’abbandono e nel degrado potranno tornare a nuova vita e diventare nuovamente un patrimonio collettivo”.
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